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Martedì, 30 Aprile 2024
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Perugia, Biblioteca delle donne Laura Cipollone: un luogo speciale dove approfondire il vero significato dell’8 Marzo

Una Giornata internazionale per non dimenticare l'importanza della lotta per i diritti delle donne

Oggi non celebriamo la festa della donna ma la Giornata internazionale della donna. L’8 marzo è una data scelta nel 1977, dalle Nazioni Unite, a seguito della lunga storia di lotte e manifestazioni femminili nei vari paesi del mondo. 

A Perugia, c’è un luogo speciale dove si può approfondire il significato di questa ricorrenza che invita a riflettere sui progressi e sulle sfide che le donne devono affrontare. Un luogo dove si può rendere omaggio alla resistenza delle operaie e delle vittime di violenze e discriminazioni.

Si tratta della Biblioteca delle donne “Laura Cipollone”, situata al terzo piano di palazzo Danzetta nel cuore della città. Questa preziosa risorsa culturale fa parte del Centro per le pari opportunità della Regione Umbria e ha la missione di promuovere e diffondere la produzione letteraria, artistica e scientifica femminile.
La Biblioteca è dedicata a Laura Cipollone, pioniera del Centro per le pari opportunità oggi guidato dall’avvocata Caterina Grechi.

Qui è disponibile una vasta collezione di libri, riviste, documenti e materiali multimediali sulle tematiche di genere, con particolare attenzione alla realtà umbra. Se la scuola è ancora carente nello studio di scrittrici, attiviste e scienziate, questo è il luogo giusto per compensare alla mancanza. Una biblioteca per grandi e piccoli che organizza anche eventi culturali, mostre, incontri e laboratori per sensibilizzare il pubblico sul valore dell’uguaglianza. 

Fra i libri custoditi nei suoi scaffali si possono scoprire o riportare a nuova memoria aneddoti interessanti come la scelta della mimosa in rappresentanza della giornata. Questa tradizione ha origine in Italia nel 1946, quando l'Unione Donne Italiane, un'organizzazione femminista nata nel 1944 decise di adottare questo fiore giallo e profumato per rendere visibile e riconoscibile la giornata dedicata alle donne e alle loro lotte. La mimosa non ha nulla a che fare con il tragico incendio di un cotonificio a New York nel 1911, in cui morirono 146 operaie, come spesso si crede erroneamente. Si trattò invece di una scelta pratica e simbolica poiché parliamo di un fiore che nasce spontaneo e resistente ed ebbe subito un grande successo, tanto da essere celebrato da poeti come Sibilla Aleramo, che le dedicò la poesia "Mimosa d'Amalfi" nel 1950, e Gianni Rodari, che scrisse i versi delicati dell' "Albero d'oro" nel 1957. 

Insomma in occasione della Giornata internazionale della donna, ma sopratutto nel resto dell’anno, vale la pena visitarla per conoscere meglio le storie, le opere e le conquiste delle donne che hanno contribuito a cambiare il mondo.

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