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Ospedale di Perugia, inizia la Fase 2: via alla telemedicina per Oncologia e Pediatria

La stima del Santa Maria della Misericordia: "Le consulenze via web ridurranno accessi in ospedale fino al 40%"

Il Santa Maria della Misericordia entra nella Fase 2. L’Azienda Ospedaliera di Perugia ha iniziato, da alcuni giorni, ad erogare servizi di telemedicina e teleconsulto ai pazienti, seguendo le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità e della Regione Umbria,  utilizzando una piattaforma web che sarà presto  integrata con il fascicolo sanitario elettronico e fruibile da pc, tablet o smart phone. 

Le prime strutture sanitarie ad usare la nuova soluzione, che permette di innalzare il livello dei servizi offerti, sono state l’Oncologia Medica e il Dipartimento Materno infantile.

“L’introduzione di strumenti digitali per la telemedicina offre vantaggi sia in termini di contenimento dell’epidemia, che in risparmio di tempo per spostamenti e attese nella strutture – sottolinea il commissario dell’Ospedale di Perugia Antonio Onnis -,  vantaggi che resteranno intatti anche dopo il periodo dell’emergenza”. 

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il  Servizio informatico e Transizione all’Amministrazione Digitale aziendale, che ha messo a disposizione un sistema di videoconferenza web, semplice da utilizzare anche da parte degli utenti. 

"Il contatto diretto de visu via web con i pazienti - spiega il dottor Vincenzo Minotti dell’Oncologica, che per primo ha effettuato il teleconsulto  – offre vantaggi superiori rispetto alla telefonata ordinaria, in primis perché abbiamo la possibilità  di verificare in tempo reale i referti degli esami radiologici e di laboratorio, condividendo lo schermo del pc, e valutando con il paziente la terapia più appropriata.La presa visione del medico, tranquillizza sempre il paziente. Leggere lo sguardo- aggiunge- pur attraverso un monitor, è sempre importante". 

E ancora: "L’applicazione della telemedicina alla pediatria – osserva il dottor Maurizio Caniglia dell’Oncoematologia Pediatrica – appare potenzialmente efficace in quanto gli utenti dei servizi (genitori e figli) presentano un elevato grado di ricettività per la facilità di accesso a smart phone e altri dispositivi, anche in relazione alla didattica on line scolastica sostenuta dalle famiglie durante l’emergenza sanitaria nazionale. Dove è possibile – aggiunge Caniglia – si potrà garantire ai piccoli pazienti il supporto assistenziale di cui necessitano tramite telemedicina".

Sulla utilità della metodica si sofferma anche il professor Giuseppe Di Cara, direttore della struttura di Pediatria: "Abbiamo La possibilità di mantenere i contatti con i bambini e le loro famiglie garantendone la sicurezza in tutte le situazione in cui non è necessario uns valutazione diretta".

E ancora: "L’individuazione dei bambini che possono essere osservati  per via telematica avviene dopo un contatto con le loro famiglie, nei giorni precedenti la visita, per valutare la fattibilità del teleconsulto. Nella prima settimana di sperimentazione, i medici della clinica hanno valutato in teleconsulto 52 bambini. Quando avremo affinato questa tecnica – continua Di Cara – si prevede di ridurre gli accessi in ospedale di un 30-40 %". 

La struttura di Pediatria si è già organizzata tramite i propri specialisti che dedicheranno una delle loro sedute alla settimanali alla  nuova modalità. Al momento i pazienti seguiti dalla struttura di Oncologia  Medica sono circa  2 mila, mentre quelli della Pediatria circa 4.500 con un numero di circa 8.000 prestazioni all’anno. 

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