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Ospedale di Perugia, nuova sala d'attesa per Radioterapia Oncologica

La donazione di Aronc, Barberini: "L'anno prossimo acceleratore lineare da tre milioni"

Giochi di luce, nuovi arredi e colori rilassanti, musica di sottofondo, un angolo per la lettura, connessione internet, più bagni e spogliatoi completamente rifatti. Sono queste le novità della nuova sala d'attesa del reparto di Radioterapia oncologica, ristrutturata grazie al progetto donato all'ospedale da un gruppo di professionisti e all'impegno di soci, volontari e donatori dell'Aronc che ha finanziato i lavori. Perché i pazienti possano seguire il proprio percorso di cure in un ambiente il più possibile confortevole già dal luogo dell'accoglienza.

I locali appena rinnovati sono stati inaugurati giovedì 18 marzo durante una partecipatissima cerimonia organizzata dagli Amici della Radioterapia oncologica, la onlus, presieduta da Manlio Bartolini, che da anni sostiene i progetti della Struttura complessa dell'ospedale Santa Maria della Misericordia diretta dalla professoressa Cynthia Aristei, presidente anche del comitato scientifico dell'Aronc.

Un team di tecnici professionisti ha donato il progetto all'Azienda ospedaliera di Perugia, come spiega l'architetto Anna Rita Vagnarelli, progettista e direttore dei lavori: "Un’avventura in cui ho coinvolto due professionisti e amici: l’architetto Silvio Amendola, con il quale ho condiviso il progetto di massima quindi l’idea di questa spazialità circolare, che avvolge, e Giuseppe Calabrò, un light designer che firma luci in ambito internazionale, con il quale abbiamo definito il progetto cromatico in funzione di un uso funzionale del colore e della luce. L’obiettivo era di creare benessere dal contesto ambientale, trasformando una sala d’attesa ospedaliera standard in un luogo in cui fosse migliore la qualità del tempo che vi si trascorre. Abbiamo messo l’uomo al centro del progetto, la cui validità è assicurata da un irrinunciabile equilibrio ottenuto tra spazio, luce, colore. Creare armonia ci sembrava il fine più importante per un luogo della salute come questo. In sintonia con la scelta già in atto nel reparto di offrire comfort agli utenti, altre funzioni sono previste nella sala, come la visione d’immagini, l’ascolto di musica, la navigazione in internet. Attività che possono contribuire a rilassarsi e a riempire il tempo, alleviando i disagi di un’attesa difficile".

La cerimonia di inaugurazione, moderata da Gianni Gobbi, infaticabile membro del direttivo Aronc, è stata aperta dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera Emilio Duca, che ha ricordato come l'associazionismo a Perugia "non abbia mai mancato di integrarsi agli sforzi del sistema sanitario, perseguendo insieme un'umanizzazione delle cure che, già dal momento dell'accoglienza, è determinante e qualificante per l'intero sistema". Plauso per l'impegno dell'Aronc anche da parte del rettore dell'Università degli studi di Perugia Franco Moriconi, che ha ribadito con giusto orgoglio l'importanza del lavoro della professoressa Aristei, e dell'assessore comunale ai Servizi sociali Edi Cicchi, che ha sottolineato come anche «il bello aiuti a curare».

Il presidente Manlio Bartolini ha poi spiegato la straordinaria coesione e passione di "un gruppo che lavora insieme per puro spirito volontaristico e che oggi festeggia un traguardo, che va ben oltre le nostre possibilità. Per questo è fondamentale il sostegno anche tramite il 5 per mille, per proseguire con tutti i nostri progetti, compresa l'assistenza nel reparto, proposti dal comitato scientifico".
"Il supporto di psiconcologi, attività di rilassamento e riflessologia plantare, appuntamenti con i Donatori di musica, ma anche borse di studio, premi e stage in centri italiani ed esteri, perché i nostri professionisti acquisiscano competenze sempre più innovative per garantire cure oncologiche di qualità": questi, nell'intervento di Cynthia Aristei, gli impegni e le attività della Struttura di Radioterapia rese possibili anche dal sostegno dell'Aronc. "Per migliorare cure e benessere dei nostri pazienti – ha insistito -. Come abbiamo pensato di fare per questa nuova sala d'attesa, che accoglie chi attende un trattamento complesso che impatta sulla propria qualità di vita".

"La buona sanità? Si fonda su cinque pilastri: operatori qualificati, organizzazione efficace, investimenti su innovazione e tecnologia, rapporti con l'Università per ricerca e formazione, mondo del volontariato e delle realtà associative con cui fare squadra, fare rete al di là delle risorse che non bastano mai. E l'Aronc in questo ha dimostrato di essere protagonista". Con queste parole, e ringraziando volontari e personale sanitario, l'assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare Luca Barberini ha chiuso la cerimonia prima del taglio del nastro. Con l'impegno, insieme all'Azienda ospedaliera, di vedere operativo entro il prossimo anno il nuovo acceleratore lineare per la terapia oncologica: un investimento da oltre tre milioni di euro.

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