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Ricordando Augusto Lemmi. Quando la tradizione sartoriale perugina spopola a Taormina

Per ricordarne il nome e la memoria, è stata montata, a Taormina, una mostra che ne esaltasse la tradizione sartoriale

Ricordando Augusto Lemmi. Quando la tradizione sartoriale perugina spopola a Taormina. Accade che nella città metropolitana di Messina si tenga una mostra specialissima, volta a magnificare il nome e la memoria di un nostro grande concittadino: Augusto Lemmi, magister elegantiarum della Città d’Euliste. L’Inviato Cittadino lo intervistò e ne parlò più di una volta anche per “affinità elettive”, quale discendente di un protetto di Sant’Omobono. Chi scrive è, infatti, figlio di sarto e conobbe il personaggio Lemmi. Ne ricordò le molte virtù artistico-artigianali, ne tracciò un commosso ricordo in occasione della scomparsa e lo nominò, infine, recensendo l’ottima biografia scritta dall’amico Rino Fruttini.

Per ricordare il nome e la memoria del sòr Augusto, è stata montata, a Taormina, una mostra che esaltasse la tradizione sartoriale dei settant’anni di attività del famoso artigiano-artista. Il periodo in esame è stato quello compreso fra il 1950 e il 2000. Documenti, immagini, prototipi di abiti hanno punteggiato le sale espositive. Cartelli bilingui italiano/inglese. 

Queste le principali scansioni.
1950: Augusto Lemmi, ex ragazzo di campagna, apre atelier al centro, in Palazzo Montesperelli.
1968: Lemmi apre in corso Vannucci, assecondando, anche fra i dipendenti, la presenza femminile, tutta protesa verso il processo di emancipazione.
1971: Augusto combina la sua visione artistico-artigianale con la velocità della produzione, mediante l’uso della macchina elettrica Singer.
Poi una cartolina sui collaboratori.
1972: Sandro, esperto collaboratore di Augusto, conferisce il tocco finale a un abito commissionato dal conte Montesperelli.
1980: Luisa, mani esperte e delicate, rifinisce abiti per il famoso cantante Charles Aznavour, divenuto uno dei più affezionati clienti che “l sòr Augusto” insegue per i teatri di mezza Europa per le prove degli abiti.
1980: il giovane figlio Vittorio Lemmi viene iniziato al mestiere, tanto da essere oggi il capofila della confezione di camicie su misura, in viale Marconi.
Queste alcune delle tappe che ricordano un personaggio e un brand tipici della Città del Grifo.

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