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"Vera", un’opera in cinque scene dove creatività, musica e danza si sono riunite in un abbraccio di bellezza

‘Vera’, un’opera in cinque scene dove creatività, musica e danza si sono riunite in un abbraccio di bellezza. Quando la coreutica si rivela fonte di narrazione. Legandosi efficacemente a temi di grande attualità, come la diversità e la difficoltà di integrazione.

Una storia “Vera” che ha dato voce a tematiche urgenti, utilizzando il linguaggio della musica e della poesia.

Gioia e leggerezza con cui affrontare tematiche scottanti, che ci richiamano al dovere di considerare la ricchezza della “diversità”. Chiave di lettura dell’avventura esistenziale.

Il plot racconta la storia di Vera che lascia il suo Paese di sole e di tango per raggiungere lo Stivale. Nel nuovo contesto dovrà imparare a convivere con un’altra lingua e costumi diversi. Superando le difficoltà con animo sereno.

Al Teatro Greco di Roma, è andata in scena, in anteprima mondiale, l’opera di Martin Palmeri, su libretto di Francesco Cherubini, per la regia di Roberta Mattelli. Ha visto la partecipazione straordinaria della poetessa Alessandra Iannotta, con Stella Peruzzi, soprano, Andrea Sari, baritono, Claudio Covato, tenore, Massimo Santostefano al bandoneon, Fortibus Ensemble, diretto da Martin Palmeri.

Ci piace citare le due coppie di ballerini di tango, formate da Anna Patruno/Vladimiro Boila, Gianluca Vinti/Marzia Lanza. La nostra amica Marzia ha svolto anche il ruolo di segretaria provocante.... del capoufficio immigrazione.

2 Marzia Lanza... provocante

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