rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

Con Mauro Chiocci scompare una figura di uomo perbene e di sensibilissimo educatore, il ricordo

Mauro era uno che non diceva mai di no. Ed è stato sempre disponibile. Fino all’ultimo istante della sua vita

Con Mauro Chiocci scompare una figura di uomo perbene e di sensibilissimo educatore. La conoscenza e l’inevitabile amicizia risale agli anni di colleganza alla Leonardo da Vinci. Quando ebbi modo di apprezzarne le competenze e la straordinaria generosità.

Io alla sede centrale, lui alla staccata di Ferro di Cavallo. Intendersi al volo fu fin troppo facile. All’epoca, Mauro aveva il figlio come studente nella stessa scuola e si dette da fare in tutti i modi possibili per corrispondere alle nostre esigenze, che erano anche le sue, come collega e come genitore.

Prima di tutto, in veste di qualificato docente e instancabile animatore di eventi corali e musicali in genere. Sia nella nostra scuola che ovunque lo chiamasse la sua persuasa vocazione. Ruolo di educatore musicale che ricoprì con entusiasmo fino ai suoi ultimi giorni.

Ricordo il Natale scorso e il suo dinamismo, in occasione di saggi dei suoi alunni. Malgrado le condizioni di salute (lo trovai visibilmente dimagrito, ma negli occhi aveva quella luce viva d’entusiasmo per il lavoro), operò per due giorni consecutivi, all’auditorium del Capitini e alla scuola di Monte Grillo: diresse, coordinò, organizzò, per dimostrare il valore dei ragazzi, che sapeva rendere sempre protagonisti. Avevo in gioco due nipoti e mi recai ad entrambe le manifestazioni. Mi disse: “Sei venuto anche oggi, ma non t’è bastato il macello di ieri?”. E non era stato affatto un macello, ma una prova di vaglia. Come sempre.

Altra dote di Mauro era l’intelligente ironia che marcava la sua comunicazione: sapeva essere serio, mai serioso. I ragazzi lo sapevano e gli volevano bene. Anche se qualche volta faceva finta di arrabbiarsi. Ma si arrabbiava veramente solo davanti alla superficialità e alla maleducazione. Su tutto il resto si mostrava indulgente e comprensivo.

Mauro era eccezionalmente competente in campo informatico. All’epoca in cui ci conoscemmo, manutenevo l’aula d’informatica della Leonardo all’Elce: i soldi erano pochi e non potevamo permetterci un’assistenza a pagamento. Tanto a noi non ci pagavano: e ci stava bene così.

Ci facemmo dare lo stesso giorno libero e, di nostra iniziativa, andavamo comunque a scuola e ci dedicavamo a tenere in ordine la rete, cosa non facile, dato che i ragazzi la scassavano sempre. Cercavamo di sistemarla insieme, sapendo che la settimana dopo gli studenti (allora coi dischetti) l’avrebbero infettata di nuovo coi virus dei giochi che infilavano alla chetichella.

Parlavamo anche di musica… e con lui c’era sempre tanto da imparare. Ricordi di figure della peruginità, aneddoti, battute scherzose. Perché a Mauro piaceva il cazzeggio complice e la vita presa per il verso giusto. Abbiamo riso insieme. Prima di tutto di noi stessi. Ricordo che acquistammo un lettore dvd per la scuola (in tempi nei quali questo era ancora una rarità) e piazzammo insieme l’impianto per il dolby, con grande soddisfazione. Mauro era uno che non diceva mai di no. Ed è stato sempre disponibile. Fino all’ultimo istante della sua vita.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Con Mauro Chiocci scompare una figura di uomo perbene e di sensibilissimo educatore, il ricordo

PerugiaToday è in caricamento