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Martedì, 19 Marzo 2024
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INVIATO CITTADINO Morlacchi e maleducazione degli spettatori, storia infinita

Commenti e amare amenità sui social. Sotto la lente della spettatrice Chiara Dall’Aglio su Facebook. Conferma Francesco Gatti, presidente Post

Morlacchi e maleducazione degli spettatori… neverending story. Commenti e amare amenità sui social. Sotto la lente della spettatrice Chiara Dall’Aglio su Facebook. Conferma Francesco Gatti, presidente Post.

Dice Chiara: “Ieri sono andata a teatro a vedere il grande Umberto Orsini recitare Ibsen.
Immagino sia stato un bello spettacolo. Non ne sono del tutto certa perché:
nei primi dieci minuti i dialoghi erano inintelligibili finché un grido di dolore si è alzato dal pubblico (‘Voce!’) e i tecnici si sono decisi ad alzare il volume del suono”.

Questo del “vuoto acustico” di una parte del teatro, dopo l’intervento di risanamento, è questione sulla quale avremo modo di tornare.

Aggiunge la signora: “Durante lo spettacolo, sono squillati svariati cellulari, uno talmente a lungo che è dovuta intervenire la maschera per dissuadere l’incauto spettatore dal tenere acceso l’apparecchio”. Non è pensabile un daspo per gli spettatori maleducati?

Ma non finisce qui.

“A un certo punto, si sono uditi tonfi sinistri. Ho temuto malori (forse per Orsini?) ma ho poi capito che si trattava di telefoni sfuggiti di mano ai proprietari”.

Inoltre “La colonna sonora dello spettacolo è consistita in un concerto collettivo di tosse. Stizzosa. Ripetuta. Secca. Grassa. Rumorosa. In Dolby surround”.

A completare il quadro, “Gli spettatori, all’uscita, hanno notato con disappunto che erano fioccate multe sulle molte automobili parcheggiate vergognosamente su tutta la via”. Multe ampiamente meritate.

Conclusione ironica: “Ho sperato che il Dio degli spettatori civili abbia fatto giustizia di quelli incivili”. Senza parole. Condivisibile fino all’ultima virgola.

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