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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Monti Sibillini, la lupa Sibilla torna a correre libera

Era stata salvata nell'ottobre 2023. Ora è tornata libera, sarà monitorata con un radiocollare satellitare

La lupa Sibilla è tornata a correre libera sui Monti Sibillini. Il rilascio è avvenuto nella giornata dell'8 febbraio. 

Come spiega il Parco "si tratta della lupa che, a poco più di quattro mesi di età, era stata ritrovata il 3 ottobre 2023 nei pressi di Norcia, in condizioni molto debilitate a causa di una grave forma di rogna, che tra l’altro l’aveva resa completamente glabra ed era stata subito trasferita all’ospedale veterinario dell’Università di Perugia dall’associazione WildUmbria per le prime cure".

Dopo stabilizzazione clinica, prosegue il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, "era stata accolta nelle strutture dell’associazione stessa per le successive fasi di degenza. Una volta guarita, il 20 dicembre era stata trasferita al Centro di Recupero degli Animali Selvatici di Castelsantangelo sul Nera, gestito dal Parco, in attesa di una ricrescita completa del suo pelo e di condizioni meteorologiche meno incerte per la liberazione".

In questa struttura "è stato seguita osservandone le fasi di recupero fino al raggiungimento di condizioni fisiche idonee per aumentarne le chance per la sopravvivenza di vita in natura; nei giorni scorsi Sibilla mostrava, infatti, buone condizioni di salute con normali parametri nella mobilità e nel comportamento. La ricrescita del pelo era stata completata. Le attività di cura, gestione e alimentazione dell’animale, sia presso il centro di WildUmbria, sia presso il centro di Castelsantangelo sul Nera, si sono svolte prestando la massima attenzione a non mettere in atto interazioni con l’uomo tali da favorire comportamenti di imprinting o comunque confidenti".

Il luogo di rilascio "è stato individuato in una valle nel territorio di Norcia, che presenta le caratteristiche ambientali idonee, presenza di boschi, prede naturali, radure e punti d’acqua e che, per i dati a nostra disposizione, ricade nel territorio di attività del suo gruppo familiare di origine".

Il lupo, conclude il Parco, "è dotato di radiocollare satellitare che consentirà di seguirne costantemente i movimenti. L’augurio è che la lupa Sibilla possa riadattarsi bene alla vita in natura e ricongiungersi al proprio gruppo familiare, da cui è rimasta separata per oltre quattro mesi".

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