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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Minimetrò e Torzone, Angelo Buonumori incoronato col premio Minerva Etrusca

Ma il riconoscimento non è per la trovata pubblicitaria, bensì per la sua attività artistica ininterrotta

Incoronato col premio Minerva Etrusca Angelo Buonumori, l’inventore del “torzone”. Ma il riconoscimento non è per la trovata pubblicitaria, bensì per la sua attività artistica ininterrotta (lo conosco da una vita e ha sempre disegnato). Tanto per ricordare qualche passaggio: nel 1976 espone, per la sua seconda personale, nelle sale del “Grifo e del Leone” del Palazzo Comunale di Perugia.

Nel 1977 viene invitato ad esporre a Genova nelle sale di Palazzo Cattaneo Adorno. Nel 2006 torna ad esporre a Perugia alla Rocca Paolina, nelle Sale della Cannoniera, con una mostra dal titolo “Acronimi ritratti” (uno degli effigiati è anche il sottoscritto). Nel 2007, alcune sue opere sono esposte nella rassegna “Umbria, terra di maestri” a Spello (PG), Villa Fidelia e nella collettiva “Amori imperfetti” alla Galleria Jerico di Perugia. Del 2008 è la sua personale “E/Affetti Personali” al circolo culturale “L’Officina” di Perugia. Dell’anno 2013, è la personale “Profili InVersi” presso la Galleria Artemìsia di Perugia.

La sua recente mostra “Ierofania”, a San Bevignate, con opere di pura luce “che parla”, ha riscosso unanimi consensi. D’altronde, la formazione di Buonumori passa per l'Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” e per una pluridecennale attività che va dal visual design alla grafica pubblicitaria. Insomma: ha percorso di pari passo il segmento della ricerca figurativa e quello dell'art direction pubblicitaria.

Sul versante del design è stato negli anni Direttore Creativo di alcune importanti griffe internazionali del settore della moda. Ha dato vita ad una propria agenzia di design e comunicazione. Molte imprese italiane di vari settori si sono avvalse della sua collaborazione e molti marchi presenti sul mercato sono frutto della sua creatività. È docente di “Design della comunicazione” e “Elaborazione Grafica Digitale” presso la Laurea Magistrale in Tecnica Pubblicitaria (ComPU) all’Università per Stranieri di Perugia. A Solomeo gli ha consegnato il premio l’amico, artista poliedrico e scenografo, Fabrizio Fabbroni.

Jean Luc Bertoni, patròn dell’Associazione, lo ha definito “architetto dell’arte” e Angelo ha ricordato un suo esperimento, effettuato nel 1971, con la complicità dell’amico Gianni Sani. Recentemente è stata presentata una plaquette (nella quale ha scritto un ricordo dell’epoca l’Inviato Cittadino) e si è capito quanto Buonumori anticipasse tendenze con un quarantennio di distacco dai suoi epigoni. Allora si effettuò il primo esperimento di chiusura del centro storico al traffico veicolare e Buonumori spalmò per corso Vannucci, piazza della Repubblica e adiacenze il famoso “serpentone”, un lungo tubo entroilluminato. Allora non c’erano led e altre diavolerie e quel tentativo ebbe carattere di eccezionalità. “Allora ci presero per scemi”, ha detto Angelo a Solomeo, riferendosi alla stravaganza di quell’installazione.

Ma oggi tutti riconoscono a Buonumori una creatività inesausta che lo rende ancora protagonista del mondo dell’arte e della comunicazione. E questo premio ne è la prova provata. Bravo, Angelo.

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