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INVIATO CITTADINO Luca Pottini, il pasticcere perugino fa fortuna in Germania

Quando un pasticcere perugino, formato da Sandri, fa fortuna nel Paese di Goethe, ma resta legato alla Vetusta col cuore e con… la lingua

Quando un pasticcere perugino, formato da Sandri, fa fortuna nel Paese di Goethe, ma resta legato alla Vetusta col cuore e con… la lingua.

Si chiama Luca Pottini, artigiano del dolce, lattato alla scuola di Carla Schucani, che lo aveva adottato professionalmente e sul piano affettivo. Luca era entrato nel laboratorio di via del Dado ancora ragazzino, perché si era stancato della scuola e aveva voglia di lavorare. Vicino a Carla, è cresciuto non solo professionalmente, ma anche come consapevolezza di arte e cultura, da fruire e da offrire. Era infatti Luca a costruire le strutture invisibili che tenevano in piedi le sculture di zucchero in vetrina da Sandri. Una vera esposizione d’arte che ha scandito i principali eventi cittadini, dal restauro della Fontana Maggiore all’inaugurazione del Minimetro.

Ricordo che, ad ogni mio libro in uscita, Carla e Luca mi dedicavano una vetrina. E fu l’Accademia del Dónca, al teatro Morlacchi, a celebrare degnamente il primo secolo e mezzo di vita di quella storica pasticceria. E Carla offrì un rinfresco memorabile, alla sua maniera.

Poi la crisi e la decisione di Luca Pottini (peraltro anche poeta in lingua perugina) di emigrare. Scelse la Germania, per seguire una ragazza… sebbene non parlasse una sola parola di tedesco. Ma si è impegnato, ha appreso la lingua e non ci ha messo molto a imporsi come figura di riferimento di una catena nazionale di supermercati del settore alimentare, contrassegnata dal marchio Wez.

Ora è notissimo e la sua faccia campeggia nella pubblicità e nei filmati che viaggiano sul web sotto il brand “Bella Italia, L’appetito vien mangiando”, sezione “Prodotti da forno”. Parla un discreto tedesco (anche se sottotitolato) e nomina con orgoglio la nostra Perugia.

“Occorre sapere da dove veniamo e valorizzare le nostre eccellenze”, dice Luca. Questa la ragione per la quale su quegli scaffali campeggiano prodotti umbri: uno per tutti, l’olio pluridecorato dei nostri amici Giovanni e Giuliana Batta. Pubblicità? Sì, certo. Ma anche orgogliosa rivendicazione identitaria. Ci fa piacere è che Luca, sebbene in terra germanica, ci scriva nei social e partecipi agli agoni poetici nella lingua del Grifo. Perugino fino al midollo.

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