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Sommosse, aggressioni agli agenti, autolesionismo: sulle carceri umbre la Lega punta il dito contro il ministro Bonafede

I parlamentari umbri della Lega Virginio Caparvi, Riccardo Marchetti, Luca Briziarelli, Simone Pillon e Barbara Saltamartini: "Bonafede si svegli, parli con gli operatori, si renda personalmente conto delle pessime condizioni"

I parlamentari umbri della Lega chiamano in causa il ministro Bonafede sulla situazione delle carceri umbre, anche alla luce delle recenti sommosse, i tentativi di suicidio o atti di autolesionismo, per arrivare alle aggressioni degli agenti di polizia penitenziaria.

"Al governo c’è gente arrogante capace solo di mettere le mani nelle tasche degli italiani che non vede le emergenze che il Paese vive sulla propria pelle: una di queste è la penosa condizione carceraria. Abbiamo presentato l’ennesima interrogazione al ministro Bonafede sulla esplosiva situazione del carcere di Terni. Il ministro non sa o, peggio, finge di non sapere che a Terni c’è pochissimo personale, che lavora con professionalità e a cui va tutta la nostra solidarietà, provato e stretto tra rivolte della popolazione carceraria e fatiscenza della struttura. Bonafede si svegli, parli con gli operatori, si renda personalmente conto delle pessime condizioni: se non è in grado può sempre passare la mano, saranno in pochi a sentire la sua mancanza".

Così in una nota i parlamentari umbri della Lega Virginio Caparvi, Riccardo Marchetti, Luca Briziarelli, Simone Pillon e Barbara Saltamartini

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