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Martedì, 30 Aprile 2024
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Il precariato eterno dei lavoratori del Tribunale di Perugia: la protesta sfocia in piazza. "Ecco come viviamo"

Fonici, trascrittori e stenotipisti chiedono al ministero della Giustizia tutela per la professione che svolgono

Cristina Boccioli lavora da circa 28 anni al Tribunale di Perugia come fonica, trascrittrice e stenotipista. In questi anni ha avuto contratti tra i più disparati, dai co.co.co. a quelli a progetto per arrivare finanche al Ccnl delle scuole laiche. 
Boccioli arriva ogni giorno in tribunale, sa bene quando inizierà l’udienza e mai l’orario in cui tornerà a casa. 
Come lei tantissimi lavoratori, che si occupano di documentare e registrare gli atti processuali e le testimonianze, si trovano nelle sue stesse condizioni. In Italia sono 1500 e tutti impiegati tramite appalto esterno. 

In questo uggioso martedì 27 febbraio insieme a Boccioli si sono uniti in un presidio, fuori le porte del Tribunale perugino, altri lavoratori forensi per sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alla necessità di salvaguardare e difendere il loro ruolo. 

Fonici, trascrittori e stenotipisti forensi protestano davanti al Tribunale di Perugia

Accanto ai lavoratori i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti. Vasco Cajarelli, della Filcams Cgil di Perugia, ha spiegato che in un momento di riorganizzazione del sistema queste figure rischiano di perdere il posto di lavoro e per questo la richiesta è quella di internalizzare i professionisti.

“C’è un confronto aperto con il ministro Nordio e aspettiamo la possibilità di una soluzione definitiva. Nei prossimi giorni ci saranno altre iniziative di mobilitazione e oggi siamo qui per sensibilliza attorno a questo tema l’interno sistema giustizia” ha concluso Cajarelli. 

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