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Lago di Pilato al microscopio: il Chirocefalo non è a rischio, ma attenzione agli escursionisti indisciplinati

Lo studio dell'Università di Perugia per l'Ente Parco: la popolazione del crostaceo è numerosa e giovane, in caso di ulteriore abbassamento del livello delle acque potrebbero essere in pericolo le uova

Il Chirocefalo del Marchesoni non è a rischio estinzione. A meno che non ci si mettano gli imprudenti escursionisti destinati al lago di Pilato, sui Sibillini.

La ricerca commissionata dall'Ente Parco evidenzia come gli "occhiali" del lago facciano riscontrare un livello basso, ma ancora non particolarmente allarmante, dove la presenza del minuscolo crostaceo, unico al momento, risulta essere particolarmente consistente, soprattutto di esemplari giovani. Insomma, la poplazione del Pilato si riproduce con regolarità e, dicono gli esperti dell'Università di Perugia, stando a i livelli dei laghi a giugno, anche nel caso in cui ci fosse un repentino prosciugamento dei due bacini, i chirocefali avranno fatto in tempo a deporre le uova tra i sassi dei fondali. 

Per questo il Parco raccomanda agli escursionisti di muoversi con estrema prudenza e discrezione nei pressi degli specchi d'acqua, passaggi da evitare per quanto possibile sulle sponde proprio per scongiurare di calpestare le uova, non oltrepassando il limite del livello massimo del bacino, anche in assenza di acqua.  Da evitare anche di contaminare le acque con l'introduzione di oggetti di qualsiasi tipo. 

Se il recentemente terromoto non sembra rappresentare un rischio per il lago dei Sibillini, dicono gli esperti, la vera minaccia è rappresentata dai cambiamenti climatici e dal complessivo surriscaldamento che porterebbe a più frequenti e repentini prosciugiamenti. 

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