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INVIATO CITTADINO La Rai girerà a Perugia un cortometraggio sui 500 anni dalla morte di Raffaello

Testimonial l'artista perugino MaMo che ne ha elaborato un ironico ritratto

A Perugia, la Rai girerà prossimamente un cortometraggio sui 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio. Testimonial ironico il nostro MaMo.

Il documentario è promosso da Urbino e dalle Marche, in occasione della ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Raffaello.

Iniziativa che fa il paio con la grande mostra della National Gallery che proporrà il genio pittorico urbinate anche come architetto, designer, archeologo e poeta.

Il progetto prende gambe dall’interessamento dell’Amministrazione della Vetusta e segnatamente dalla persona dell’assessore alla Cultura Leonardo Varasano.

Nell’iniziativa è attivamente coinvolto l’artista Massimiliano “Mamo” Donnari, autore di un interessante ritratto dell’Urbinate, e che verrà intervistato dai film maker dell’emittente televisiva nazionale.

Si ricorderà che Raffaello ha orbitato nella Città del Grifo nei suoi anni giovanili, lasciando opere significative. Menzioniamo l’affresco nella Cappella di San Severo, incompiuto, portato a termine da Pietro Perugino. Proprio col Perugino vi fu un rapporto di discepolato e competizione. E non va dimenticato l’agone con l’altro nostro artista, perugino fino all’osso, nativo del Borgo d’Oro: quel Bernardino di Betto che decise di assumere il nome autoironico di “Pinturicchio” (“pittorucolo”, non certo per qualità, ma per la sua modesta altezza). Ironia non estranea al geist di MaMo che di Raffaello propone uno stravagante e gioioso ritratto.

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