rotate-mobile
Attualità

Nodino di Perugia, il Comitato di Ponte San Giovanni: "No alla doppia rampa, soldi buttati. Ecco l'alternativa da finanziare"

I vertici del comitato vorrebbero utilizzare quei denari in altre strutture correlate al nodino che metterebbero in sicurezza i residenti

Il comitato “Chi salverà Ponte S. Giovanni?” che si batte per l'infrastruttura del Nodino di Perugia (come inizio di un progetto più ampio, il Nodo di Perugia) per alleggerire i carichi di traffico all'interno del quartiere che si ripetono quando E45 e Raccordo vanno in tilt per via di incidenti, è tornato ad esprimere delle forti perplessità su quella parte del progetto Anas - concordato con Regione e Comuni) - che riguarda il raddoppio delle rampe in direzione Perugia. "Esprimiamo tutte le riserve e preoccupazioni per la scelta di dare avvio al progetto di raddoppio delle rampe per Perugia in quanto assolutamente inadeguato a risolvere il problema della viabilità del territorio e di accesso alla città di Perugia mantenendo così inalterato il volume di traffico attuale sul tratto della E45 tra Collestrada e Balanzano". Una presa di posizione ribadita nell'incontro con il candidato sindaco di Alternativa Popolare, l'ex calciatore del Grifo, Davide Baiocco.

I vertici del comitato vorrebbero utilizzare quei denari in altre strutture correlate al nodino che metterebbero in sicurezza i residenti. "Sarebbe molto più utile, è stato detto, investire quelle risorse per installare i pannelli fonoassorbenti nel tratto di E45 che va da Collestrada a Balanzano, come richiesto dalla popolazione residente da oltre venticinque anni, in considerazione del fatto che tale tratto di strada è divenuto il più trafficato dell’intera regione; così facendo si assicurerebbe uno scudo di protezione dal rumore, dall’inquinamento dell’aria e dai rischi di incidenti ai ventimila residenti di quell’area".

Il Presidente Luigi Ercolani ha infine ribadito invece pieno sostegno ai progetti di riqualificazione di Ponte San Giovanni portati avanti dall'amministrazione Romizi e finanziati con risorse nazionali ed Europee."Confidiamo in un utilizzo adeguato e giusto delle importanti risorse derivanti dal progetto Pinqua 1 e 2 al fine di realizzare opere davvero utili ad una rigenerazione urbana di Ponte S. Giovanni che ne migliori la vivibilità, la mobilità interna, il decoro, gli spazi e luoghi di socialità e il legame della città con il proprio fiume Tevere".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nodino di Perugia, il Comitato di Ponte San Giovanni: "No alla doppia rampa, soldi buttati. Ecco l'alternativa da finanziare"

PerugiaToday è in caricamento