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INVIATO CITTADINO Italia Nostra boccia il metrobus: "Sistema vecchio e nocivo"

Italia Nostra contesta la proposta del Comune di Perugia di orientarsi verso un "nuovo" mezzo di trasporto chiamato Metrobus, che vorrebbe installare da Capanne-Castel del Piano a Fontivegge

Italia Nostra contesta la proposta del Comune di Perugia di orientarsi verso un "nuovo" mezzo di trasporto chiamato Metrobus, che vorrebbe installare da Capanne-Castel del Piano a Fontivegge, per un costo di circa 70 Milioni di euro.

Quale la novità?

Si tratta – dicono quelli della meritoria Associazione – di un sistema vecchio, la cui scelta non è peraltro “supportata da studi e calcoli assolutamente indispensabili per scelte strategiche di questa importanza”.

Scelta inadeguata, addirittura sbagliata.

Addirittura, Italia Nostra ritiene “nocivo il Metrobus e invita il Comune, l’Università e le forze vive della città a puntare su sistemi realmente innovativi e appetibili, evitando con ciò nuovi tracolli finanziari, ma riavviando una stagione virtuosa di vita politica e amministrativa”.

Come dire: non ci sono bastati i rovesci finanziari del Minimetro?

Perché un conto è il diritto di operare scelte, altro quello di operare scelte plurime, diversamente orientate, incoerenti.

Il male assoluto è il cambio di vettura.

Insomma: “Metrobus (mezzi su gomma che camminano sulle strade, o in mezzo al traffico, o su corsie riservate), oppure sistemi basati su binari: una Metropolitana, un sistema Tramviario, un sistema misto TramTreno, o altri. L’importante è che sia uno e NON DUE O TRE che impongono cambio di vettura”.

Questo il ragionamento: “Se il sistema unico cittadino vuole essere basato sul Metrobus, per ben funzionare e risultare sostenibile – sia pure nel lungo periodo – dovrà essere necessariamente esteso a tutte le direzioni della città vasta contemporanea: da Fontivegge ai Ponti e agli altri quartieri, alle città vicine e lontane della regione, tributarie di traffico”.

Ma cos’è che non va

“Questo enorme sforzo economico sarebbe un doppione inutile poiché già esistono, a Perugia e dintorni, molte ferrovie che solcano (al momento senza servirli) quasi tutti i quartieri di periferia (oltre il 70%) e gran parte delle città della regione: c’è la ferrovia verso Umbertide, quella verso Foligno, quella verso Marsciano-Todi, quella verso il Trasimeno e c’è la tratta - piccola ma importantissima - da Ponte S. Giovanni a S. Anna”.

Italia Nostra ha redatto un documento, inviato al Sindaco e alla competente Commissione comunale, in cui offre il proprio contributo su un tema tanto delicato e decisivo per il futuro dell’economia e della vita quotidiana delle persone.

Il concetto di fondo, chiaramente ribadito, è questo: “Proporre il Bus (Metrobus) nella direttrice da Castel del Piano e proporre altri sistemi su ferro per le altre direzioni è errore concettuale in sé, poiché imporre agli utenti un cambio di vettura a metà strada, nel nostro caso a Fontivegge, scendere e andare a prendere un altro sistema (il Minimetrò per il centro storico e le ferrovie per le altre direzioni) è un fastidio, una scomodità che genera rifiuto nella mente dei passeggeri/utenti”

Impossibile non condividere una riflessione del genere.

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