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Chiusi i centri diurni per persone con disabilità, ora nasce un numero verde per sostenere le famiglie

Ai tempi di questa emergenza epidemiologica che ha imposto anche la chiusura dei centri diurni, l'Istituto Serafico di Assisi ha attivato un numero speciale per dare un supporto alle famiglie

Le misure di sicurezza per contenere la diffusione della pandemia di Covid-19 hanno imposto la chiusura dei Centri diurni per le persone con disabilità. L’Istituto Serafico di Assisi, per tendere una mano a tutti quei familiari di bambini e ragazzi con disabilità gravi che stanno facendo i conti ormai da diverse settimane con la gestione di una quotidianità spesso complicata, ha attivato su tutto il territorio nazionale un numero verde dedicato: 800 090 122.

Per parlare con gli esperti del Serafico basterà contattare il numero attivo tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 17. A rispondere sarà un'equipe multidisciplinare di medici e professionisti che potrà dare ascolto alle richieste dei genitori in difficoltà. Il Serafico è presente non solo per i bambini e i ragazzi dei quali si prende cura ogni giorno, ma anche per coloro che si ritrovano ad affrontare l'emergenza coronavirus da soli, seppur con i limiti della disabilità.

“Con la chiusura del nostro centro semiresidenziale abbiamo iniziato a monitorare tutti i nostri piccoli attraverso un servizio di supporto telefonico alle famiglie” – spiega Francesca Di Maolo, Presidente dell'Istituto Serafico.

“Il carico assistenziale che grava sui genitori in questo periodo così complesso è inimmaginabile e non possiamo accettare passivamente che vengano all'improvviso annullati tutti i progressi e le autonomie conquistate con fatica e con tanta pazienza dai nostri piccoli. Per questo motivo abbiamo deciso di estendere il nostro servizio a tutte le famiglie che avessero necessità di un confronto e di un supporto, attivando un numero verde nazionale attraverso il quale i nostri specialisti potranno essere vicini alle famiglie per supportarle nella gestione. Ci auguriamo - conclude la Presidente Di Maolo - che presto si possano creare delle condizioni che garantiscano la continuità dei servizi essenziali e di tutte le attività per la salute dei cittadini, specialmente di quelli più fragili” 

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