INVIATO CITTADINO Tagliata la fila di pini che fronteggiavano il Giò. Niente più montagne russe
Ma sarà un bene o un male? C’è già chi polemizza
C’era una volta una lunga teoria di pini, piantati oltre mezzo secolo fa (1969) dal fondatore della dinastia Guarducci.
Col tempo, quelle piante erano diventate colossali. E avevano finito col sollevare la parte in aderenza alla base. Col risultato che era praticamente impossibile parcheggiare di fronte al bar e alle strutture di servizio ubicate al pianoterra. Tanto il manto stradale era rialzato e sconnesso.
La decisione della proprietà è gradita ai titolari di quelle strutture i cui clienti lamentavano il disagio di quelle collinette/cunette che rendevano disagevole la sosta.
Ora resta solo un pino, all’inizio della parte in basso, quella che apre l’ingresso del supermercato alimentare dei Gaggi.
A breve (si parla del 6 agosto) la bitumazione della zona, spianata per tutta la lunghezza che costeggia l’edificio.
Per niente contenti, anzi decisamente contrari, sono invece i ‘tutori del verde’. Che già pungolano l’Inviato Cittadino invitandolo a rendere pubblica la loro protesta.
(Foto Sandro Allegrini)
Il Gruppo Ambientalista Ginkgo Perugia segnala lo scempio che, a suo dire, si verificherà con la realizzazione del BRT in via Donizetti, a San Sisto, con l'abbattimento di numerosi esemplari arborei (dei quali di propone, in foto, la fioritura).
Venendo invece al Giò, allegando una foto, scrivono: “Invece di applicare metodi moderni, come il famoso sistema Lignano Sabbiadoro, le Aree Verdi decidono di fare tabula rasa, con conseguente innalzamento della temperatura e senza alcun rispetto per le leggi sulla nidificazione. Abbattere e solo abbattere... chi renderà giustizia a questi splendidi esseri viventi?”.
Il Sistema Lignano (a quanto ci risulta) propone un procedimento di ossigenazione che adotta nuove tecniche di salvaguardia delle radici dei pini domestici (vedi link (5) Stop Taglio Alberi Italia | IL MODELLO LIGNANO SABBIADORO – Che non sia impossibile salvare le alberature pur dovendo effettuare lavori stradali e, a volte, veri e propri proge... | Facebook).
Si citano anche le soluzioni adottate dalla città di Caen in Francia (In Francia si rimuove l'asfalto ai piedi degli alberi per far respirare le radici e ridurre l'inquinamento | Ohga!).
Esistono, ci si dice, tecniche validate dall’esperienza e applicate in luoghi sensibili come viali, cimiteri, piazze, parchi pubblici (40) Come eliminare i danni causati dalle radici - YouTube).
Insomma, alternative all’abbattimento. Che comunque è cosa fatta. Capace di generare reazioni contrastanti delle quali ci corre l’obbligo di riferire.
Ma che la sede stradale sia finalmente utilizzabile è un fatto lapalissiano.