INVIATO CITTADINO Quando Sandri racconta il mezzo secolo di UJ
In vetrina il logo metallico e… tanto altro
Non il consueto, splendido prodotto di Flavia Garreffa, in pasta di zucchero o di sale. Stavolta in mostra il logo di Umbria Jazz realizzato in metallo.
Per l’esattezza da Marco Caiello dell’Azienda Fratelli Fagioli.
Sotto al bel manufatto, tagliato e battuto a mano, la serie di cartoline che racconta i 50 anni attraverso i manifesti di UJ.
Cinque file di cartoline, con due elementi mancanti causa l’interruzione forzata di un biennio. Restano dunque due spazi liberi. Che sono stati adeguatamente colmati.
Il di più implementato è costituito da due cartoline: una riferita ai tristi anni dei saccopelisti e delle tende a San Francesco al Prato, davanti all’Oratorio di San Bernardino. Una seconda propone una folla incredibile di amanti del jazz
(Foto Sandro Allegrini)
Tempi, per fortuna, remoti. Ma non rimossi dalla memoria (anche fotografica, oltre che sentimentale, di noi perugini). Oltre alla diletta, splendida icona di piazza IV Novembre e corso Vannucci stipati di amanti del jazz.
Tutto il mangiabile, ossia le Sacher e le torte alla frutta portano, naturalmente, il logo della manifestazione.
E il manufatto metallico – se proprio dobbiamo trovargli una giustificazione – documenta la natura metallica, solida, indistruttibile della manifestazione che è nel cuore di tutti i perugini.