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Venerdì, 19 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO Quel portone di Santa Maria Nuova, vilipeso e incendiato, attende ancora

Da anni niente si muove e quel portone attende tristemente di essere ripristinato

L’hanno disprezzato, offeso, vilipeso, incendiato. Siamo nella splendida Santa Maria Nuova, alla Pesa, una delle chiese più antiche della città. Risale al 1200 e fu restaurata nel 1400, per volere di Andrea Fortebracci (“Braccio”). All’epoca in parola risale il magnifico portone, costruito dai falegnami della Pesa.

Da qualche anno, quel portone è appoggiato in fondo alla chiesa, a sinistra dell’altare, in attesa di un restauro. Temporaneamente (in Italia niente è più permanente del “provvisorio”) è stato sostituito con un portone orribile che non viene mai aperto. Tanto che si accede alla chiesa dall’ingresso lungo via del Roscetto.

Degli ignoti vandali, blasfemi e deficienti, gli dettero fuoco. I riquadri in basso furono distrutti e attualmente sono stati rattoppati con una paio di pannelli di legno comune, messi in posa dal restauratore Gustavo Sanchirico (come ci conferma Carlo Valiani, che di quella chiesa è custos et defensor). Ma non sarebbe difficile risarcirli con un legno vecchio, somigliante all’originale. Purtroppo, però, pecunia deficit (mancano i soldi).

Delle quattro formelle superiori, le due di sinistra hanno subìto l’offesa del fuoco, sono annerite e in parte combuste. Quelle di destra sono integre e solo un po’ affumicate. Quel portone risale al medioevo e fu realizzato da mani esperte di ebanisti che vi raffigurarono effigi di santi in un bel bassorilievo.

Ora tutto dovrebbe finire nella mani di un restauratore del legno: a Perugia ce n’è più d’uno. Lo stesso Sanchirico è garanzia di competenza e affidabilità. Ma ci sono anche Nicola Panichi, Giovanni Manuali e altri validi restauratori, a Perugia e in Umbria. Eppure, da anni niente si muove e quel portone attende tristemente di essere ripristinato. Nell’indifferenza generale.

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