INVIATO CITTADINO Partito, ieri 8 marzo, il mese di Corciano “città delle donne” Al teatro della Filarmonica si esalta il femminile col De Andrè dei 'Creusa de Ma'
Commuovono le parole di Sottani e Alda Merini, lette da Antonella Marietti
Parte alla grande l’iniziativa del Comune, VITE DI DONNA. Luci e ombre dell’universo femminile, pensata in occasione della giornata internazionale della donna.
Primo motore: la persona dell’assessore Francesco Mangano, validamente supportato dall’Associazione politico-culturale ‘Humus Sapiens’. Attivamente impegnata per promuovere l’uguaglianza di genere e il rispetto dei diritti degli esseri umani.
Il presidente, Antonio Rocchini, declina configurazione e finalità della compagine di natura sociale e culturale operante dal 2016 e con già all’attivo ben 52 iniziative di rango.
La prossima, a palazzo Gallenga il 10 aprile, con la conversazione “Buoni emigranti, cattivi immigranti”, cui la civitas perusina è fin d’ora invitata.
Francesco Mangano sottolinea l’importanza che la comunità corcianese annette all’iniziativa, ricordando gli incontri del mattino al Girasole e a Mantignana, coi ragazzi del Bonfigli. Scuola, dunque, come luogo elettivo per orientare nella direzione di un’educazione rispettosa delle diversità.
Risuonano gli slogan Donne per la Pace e Più donne ai tavoli della Pace, legati alla campagna intrapresa dal quotidiano Avvenire.
Poi una riflessione sui testi di Fabrizio che esaltano il femminile, declinato negli step dell’infanzia e dell’età adulta, sempre nel massimo rispetto per la donna, sia essa bambina, madre o prostituta.
Il complesso “Creusa de Ma”, per lo spettacolo “Marinella e le altre”, esegue tante canzoni di De Andrè, intervallate dalla lettura di casi di cronaca con donne offese, umiliate, uccise o indotte al suicidio. A proporre i testi, un’intensa Antonella Marietti, che stimiamo nel ruolo di giornalista e che scopriamo raffinata dicitrice, persona sensibile alle tematiche che sente proprie come professionista e come donna.
Antonella legge anche qualche passaggio dal libro di Alvaro Fiorucci, Il sangue delle donne. Cronache di femminicidi in Umbria, nella edizione aumentata Il sangue delle donne - cronache dal Codice Rosso, recentemente riedito e che verrà presentato sabato 16 marzo al Centro Sabrina Caselli di San Mariano.
La prefazione di Sergio Sottani dice fra l’altro: “La prevenzione deve essere anche e soprattutto di ordine culturale. Un mutamento di modelli di riferimento, di codici di comportamento, di grammatica del vivere e di sintassi comunicativa”. Concludendo con parole sferzanti, decisamente di parte: dalla parte delle donne, appunto.
E commuove una citazione di Alda Merini, che pagò sulla propria pelle il suo essere divergente, ribelle, fuori dal modello di donna dominante. Fino a pagare con la reclusione in manicomio, riscattata da una ispirazione poetica di straordinaria concretezza, intrisa di acceso lirismo.
Una bella serata che prelude a una serie di iniziative delle quali ci piacerà dare conto.
(Foto Sandro Allegrini)