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INVIATO CITTADINO La Filarmonica di Pretola in Sala dei Notari. Un concerto memorabile che omaggia la città

Non una comune “banda”, ma una compagine vocale e strumentale di altissimo livello

Che radica ai primi del Novecento e, dopo un ventennio di mortificante silenzio, rifiorisce e torna a nuova vita nel 1978.

Un evento –  quello del giorno dell’Epifania – che l’ha vista in felice sinergia con la Filarmonica torgianese “Ciro Scarponi”, il Coro Controcanto di Bettona, il Coro dei docenti di Perugia.

Per la componente solistica vocale, qualificata presenza dei soprano Margherita Bingrossi, Simona Cavorsi, Paola Stafficci e del tenore Alessandro Zucchetti.

Il concerto nel segno della continuità. E della memoria. Se è vero che Giorgio Moschetti, presidente emerito e cofondatore del complesso, insieme a Vinicio Gardi e ad Angelo Breccolenti, ha inteso dedicare l’apertura al nome e alla memoria dell’indimenticabile Angelo, musicista di rango. La cui bacchetta è transitata nelle mani autorevoli di Eleonora Bastianelli che ne onora la fiducia con appassionata competenza.

Lo slide preparato dalla perizia di Vimal Moschetti ha proposto le toccanti immagini delle “opere e i giorni” del caro Angelo.

Il programma. A seguire tre brani: il primo (Oreste) scritto a quattro mani da Angelo Breccolenti, insieme al padre Armando, e dedicato al nonno; poi due adattamenti del venerato Maestro: Tristezze (di Chopin) e Amapola, uno standard del repertorio rumba.

Poi l’Intermezzo da Cavalleria Rusticana di Mascagni. Quindi l’entrata in scena dei cantanti.

Simona Cavorsi in Panis Angelicus. Il Coro in Coro a bocca chiusa dalla Butterfly di Puccini. Alessandro Zucchetti ha interpretato il Duca di Mantova in Questa o quella… Margherita Bingrossi in Oh mio babbino caro, dal Gianni Schicchi di Puccini, Paola Stafficci è stata Floria Tosca in Vissi d’arte (col clarinetto di Gabriele Spaccini), Alessandro Zucchetti è il pittore Mario Cavaradossi in … e lucevan le stelle.

Successivamente il Va pensiero verdiano, seguito dal Libiamo ne’ lieti calici con i tre soprano e il tenore.

A questo punto, un break di omaggi. Pubblico elogio al M° Roberto Chioccoloni, basso tuba infaticabile, ma soprattutto responsabile di molti degli adattamenti eseguiti nel concerto. Roberto si è recentemente laureato maxima cum laude ed è risultato vincitore in un paio di prestigiosi concorsi internazionali.

Laudatio publica anche per il M° e pianista Paolo Tacconi (figlio di tanto padre, il trombonista Aurelio, tra i fondatori della Perugia Big Band), docente all’Istituto Comprensivo 13, con la medaglia di riuscire a coinvolgere tanti suoi studenti e portarli in Filarmonica, con una crescita umana e culturale di sicuro rilievo.

La presidente Elisa Bazzucchi ha quindi rivolto un saluto al pubblico e un ringraziamento a quanti hanno contribuito al buon esito dell’evento. Fiori per tutti e un omaggio speciale all’Inviato Cittadino cui era stato delegato il compito della presentazione e del coordinamento. Il dono è consistito in un dipinto del pittore Francesco Quintaliani effigiante la storica Torre sul fiume e una sarabanda di strumenti volanti che la circondano.

A chiudere Tutto cangia e il ciel s’abbella, per solisti, coro e Banda, dal Gugliemo Tell di Rossini. Una grande interpretazione canora e musicale così tanto apprezzata da essere riproposta in bis.

Un concerto grande, grandioso, circondato e coronato da un consenso altissimo. Come è alto il ringraziamento che mi permetto di porgere alla comunità pretolana, anche a nome della città, sempre in grado di conseguire risultati d’eccellenza. Grazie a un impegno elevato, costante e condiviso. Un ringraziamento speciale al direttore Eleonora Bastianelli, autorevole bacchetta e persona verso la quale nutro affetto, stima e ammirazione.

Foto - Befana ai Notari con la Filarmonica di Pretola

(Reportage Umberto Alunni Breccolenti)

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