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INVIATO CITTADINO Inaugurazione della piazzetta Raffaele Rossi

Illazioni e polemiche di panna montata

Alla Pesa non si parla d’altro. Nel senso che sono state notate diverse assenze che… fanno notizia.

La prima – personalmente ce ne spiace – è quella dell’Associazione di quartiere Porta Pesa-Borgo S. Antonio. Che, per bocca della vicepresidente Marisa Rosi, dice: “Non ne sapevamo niente. Nessuno ci aveva avvertito né invitato”.

Concetto ribadito dal presidente Francesco Pinelli che si limita a un laconico “L’ho appreso, con stupore, ieri sera su Facebook”.

Difetto di comunicazione? Forse. Ma a chi spettava divulgare la notizia?

“Come sempre – osserva la presidente della Commissione Toponomastica Edi Cicchi – mi sono limitata a fare la comunicazione al Cerimoniale”.

Aggiunge: “Come di consueto, sono stati avvisati tutti i consiglieri e gli assessori”.

Sta di fatto che era la Cicchi l’unica rappresentante del Consiglio e della Giunta, insieme alla consigliera Pd Sarah Bistocchi, la quale siede sui banchi dell’opposizione. E che, nell’evento, ha anche chiesto e ottenuto di prendere la parola.

Certo è che anche il Partito, quello con l’iniziale maiuscola, un tempo avrebbe mobilitato le masse, facendo l’appello e chiedendo giustificazione dell’assenza (mala tempora currunt… et peiora parantur?).

C’erano, sì, Tommaso Bori, Nicola Mariuccini, Sarah Bistocchi, nella sua triplice veste di abitante di via della Torricella, alla Pesa, esponente politica, ex studentessa e autrice di una tesi di laurea proprio sulla figura di Raffaele Rossi.

C’erano liberi pensatori (Primo Tenca, Vanni Capoccia, i fratelli Mauro e Roberto Volpi, il cui babbo Aladino fu amico di Lello), qualcuno dell’Isuc, l’Associazione promotrice, qualche amico di famiglia. Ma non la folla di amici ed estimatori la cui presenza era data per scontata.

Una balla, raccolta ieri mattina alla Pesa, collega la scarsa presenza al fatto che la manifestazione fosse troppo “targata” e che vi fossero esposte bandiere, come quella della Pace e quella del Partito.

Falsità assolute. Prima di tutto, la bandiera della Pace (che non c’era, ma che avrebbe potuto/dovuto esserci) sarebbe stata giustificata dalla stima reciproca col filosofo nonviolento Capitini e dalla condivisione dell’idea pacifista. Ma, ripeto, quella bandiera non c’era.

Falsa anche l’asserita presenza della bandiera di partito. Quale? Quella del PCI, ovviamente. Ma ne esistono ancora? Nel frattempo è cambiato il mondo. E sicuramente esporre bandiere di partito sarebbe stata un’enorme sciocchezza. Non è mai accaduto – e continua a non accadere – che la celebrazione della memoria di una persona sia legata alla sua appartenenza, anche se professata e, come nel caso di Rossi, testimoniata.

Allora, a cosa è dovuta una presenza non massiccia? Vattelapesca. Certo è che – come ci dice Vanni Capoccia – all’inaugurazione di piazzetta Lello Rossi c’era ‘chi a Lello ha voluto bene’.

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