INVIATO CITTADINO In… contriamoci a Mugnano: non solo gastronomia
Un tris di donne per ragionare intorno a una grande scrittrice
“Tre donne intorno al cor…”. Conversazione al femminile che ha preso spunto dal saggio “Cara Irène” della scrittrice Marilena Menicucci (Gallucci editore).
Con la giornalista e autrice poligrafa, mugnanese d’origine, romana d’elezione, conversano Fabiana Taddei, animatrice culturale delle serate del paese dai muri dipinti, e Rita Paglioni, lettrice attenta e vorace.
Il volume di 600 pagine è frutto di una riflessione che si è dipanata per un paio di decenni. L’autrice ne declina motivazioni, occasioni e rifrazioni.
Menicucci è penetrata nelle fibre della scrittrice ebrea-ucraina Irène Némirovsky, vittima della Shoà, che vide il suo ultimo giorno nel campo di Auschwitz.
Non senza aver partorito, da una mente fervida e da una penna geniale, una serie di romanzi che indagano la vita sociale e civile, il mondo e la temperie morale del suo tempo.
Opere in gran parte edite dopo la sua scomparsa, a cura delle due figlie le quali, in una valigia che conteneva un modo di amore e disamore, sottrassero alla dispersione e al tempo edax rerum opere destinate a segnare la storia della letteratura mondiale.
Una conversazione fatta, soprattutto, di domande che intersecano biografia e visione del mondo, cultura e culture, intrise di sapori e saperi che spaziano dalla letteratura francese (la lingua in cui sono scritti i romanzi) a quella anglo-americana, russa e tedesca.
Tre donne hanno indagato l’animo di una donna. Che ha conosciuto dolore e abbandono, miseria e ricchezza. Un bel libro. Scritto perché nulla vada perduto.