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Ikea a Collestrada, residenti sulle barricate: "Vogliamo certezze sulla nuova viabilità"

Nasce il Comitato dei cittadini di Collestrada, le richieste al Comune di Perugia: "Niente ritorni al passato"

Ikea a Collestrada? C'è chi dice "calma". I residenti danno vita al Comitato dei cittadini e chiamano in causa il Comune di Perugia: "Attendiamo fiduciosi che l’amministrazione comunale venga ad un pubblico incontro per rassicurarci su quanto esposto e su quanto emergerà di nuovo". Il punto, spiegano dal Comitato, è l'arrivo del colosso svedese e la viabilità: "C'è una situazione di rischio per l’incolumità anche dei pedoni - scrivono dal Comitato - , con particolare riferimento all’incrocio a raso (in prossimità della zona via Ranco) che la nuova arteria ipotizzata tra Ospedalicchio e zona Ikea determinerebbe". E ancora: "I disagi per gli abitanti di Collestrada sarebbero notevoli, vedi le quattro rotonde da percorrere per chi viene da est e le cinque per chi viene da ovest. In generale la sensazione è che si sia posta grande attenzione alle problematiche legate alla viabilità principale dell'Anas e poca attenzione a quelle legate alla viabilità locale". 

Secondo i residenti "va scongiurato il rischio di un “ritorno al passato” in cui il paese di Collestrada era tagliato in due dalla 75bis e per andare da una parte all’altra era necessario attraversare la superstrada". Quindi, proseguono i cittadini, "sarà fondamentale garantire, e possibilmente migliorare, il collegamento tra la parte alta dell’abitato di Collestrada, la zona bassa (dove sono ubicati i servizi principali come l’ufficio postale, il Cva, le aree verdi, le fermate dell’autobus, il bar e le altre attività commerciali), la zona produttiva e residenziale di via della Valtiera e l’area di via Ranco oggetto negli ultimi anni di una forte espansione urbanistica". Così chiamano in causa l'amministrazione Romizi: "Riteniamo opportuno che il Comune di Perugia provveda ad una revisione completa ed organica della viabilità interna alla frazione migliorando le infrastrutture di collegamento stradali e ciclopedonali e connetterli in maniera agevole al parco fluviale del Tevere. Sarà necessario, inoltre, prevedere un percorso pedonale sicuro tra l’abitato di Collestrada e il complesso commerciale al fine di scongiurare i rischi per chi vi si reca a piedi, in particolare i più giovani che vivono il centro commerciale come punto di ritrovo".

Poi, un altro capitolo: gli investimenti sul quartiere. Il Comitato chiede che la zona "possa ricevere delle compensazioni grazie ad una parte degli introiti che il Comune di Perugia percepirà attraverso gli oneri di urbanizzazione, implementando le aree verdi e gli spazi associativi, anche perché le necessità infrastrutturali del quartiere sono evidenti. Ci auguriamo che tra le opere accessorie che si realizzeranno ci sia un collegamento diretto al percorso ciclopedonale del Tevere al fine di favorire la mobilità dolce del territorio". Perché, dicono, "Collestrada già patisce la mancanza di un asilo nido, la chiusura della Magnolia è un nervo scoperto e in particolare per le molte giovani coppie che ne compongono il tessuto sociale. Lo stabile che ospita attualmente le scuole, il cosiddetto Ospedalone, non è più al passo con i tempi e, data la sua conformazione, non in grado di rispettare le norme legate all’accessibilità per i portatori di handicap per questi motivi chiederemo al Comune di Perugia di investire in un nuovo e più funzionale plesso scolastico che possa ospitare l’asilo nido, la scuola materna e quella primaria".

Conclusione: "Siamo convinti che l’arrivo di Ikea possa rappresentare un volano di sviluppo per l’intero territorio a patto che ci sia una fattiva collaborazione, già nella fase autorizzatoria, tra privati, Enti Locali e rappresentanti del territorio al fine di raggiungere il miglior risultato per tutti gli attori in campo. Per  questo ci sembra che sia doveroso che ci vengano fornite indicazioni certe circa le competenze sulle varie opere (chi fa che cosa), i tempi di realizzazione e soprattutto l’assicurazione che nessuna agibilità dovrà essere rilasciate senza il completamento di tutte le opere previste (a prescindere da chi compete)".

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