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"I Gr.Est ripartiranno in sicurezza", lo conferma don Riccardo Pascolini

In un'intervista a Umbria Radio il presidente del Comitato ANSPI diocesano parla della riapertura dei centri estivi degli oratori con tutte le norme. Accolgono ogni estate circa 3000 bambini

Don Riccardo Pascolini, Presidente Comitato ANSPI Perugia Città della Pieve, lo ha dichiarato nei giorni scorsi ai microfoni di Umbria Radio: gli oratori perugini ripartiranno e lo faranno in totale sicurezza per i ragazzi e per gli operatori impegnati. Se si pensa che negli anni passati i centri estivi degli oratori, chiamati Gr.Est, hanno accolto circa 3000 bambini, si capisce perché la questione, tanto imminente, quanto scottante, è davvero irrimandabile.

“Avremo una rinnovata prossimità - ha affermato don Pascolini - sto facendo una crociata contro le parole ‘distanziamento sociale’, che analizzate in modo puntuale significano che è un normale direzionamento tra noi. Certo, è giusto il distanziamento per una normale prassi di cura, ma capiamo bene che non possiamo ‘distanziatrici’ perché l'uomo è relazione, in particolare i bimbi avrebbero bisogno di recuperare una nuova prossimità, avendo rispetto delle distanze sì, ma per stare nuovamente insieme, per dialogare, per crescere e reinventarsi una prassi di giochi che in questo tempo sta diventando sempre più autonoma e autoreferenziale. Questo non ci permetterà di crescere insieme”.

Certo, mettere in pratica le distanze tra bambini non sarà facilissimo...

“Abbiamo rideclinato tutto il progetto educativo - ha spiegato ancora don Pascolini -  tutto il gioco, anche tutte le prassi sportive, cercando di non far prendere l’agonismo la gioia l’entusiasmo, piuttosto facendoli vivere in una modalità autonoma ma di prossimità”. 

Come si svolgeranno, quindi, in concreto i GrEst?

“Ci saranno piccoli gruppi, come ci prescrive il Governo, di 7 bambini o 14 massimo, dipende dai metri quadri a disposizione di ogni singola realtà, che avranno uno o due educatori adulti di riferimento e altri giovani per l’animazione, cercando di vivere l'esperienza in modo sicuro al 100%, avranno a disposizione la loro aula, i loro spazi, porteranno da casa la loro cose e tutto questo ci permetterà di rivivere una prossimità rinnovata ma senza dimenticare l’entusiasmo e la gioia e anche l’agonismo”.

Anche al nord Italia ripartiranno, con attenzione triplicata, le esperienze dei GrEst:

"Anche al nord si stanno riorganizzando, c’è timore ovviamente, attenzione triplicata: pensiamo a chi ha vissuto il contagio in modo più impegnativo e drammatico, questo fattore incide, ma è più forte questo desiderio di tornare in sicurezza alla socialità e a questo rigenerare, anche se per poco tempo, dei piccoli spazi di normalità. Abbiamo bisogno di tornare in giro di rivederci, di parlare, di ricreare il senso di comunità che forse abbiamo dato un po’ per scontato e messo da parte come un dato di fatto”.

In Umbria, dunque, i Gr.Est ripartiranno, e nei prossimi giorni sapremo come; il lavoro di squadra con le amministrazioni in questo momento è fondamentale: “Sollecitiamo i Comuni e le Regioni a farsi portavoce per avere regole chiare e soprattutto in tempo - ha sollecitato nell'intervista il presidente del Comitato ANSPI - perché non possiamo essere come i bar che hanno avuto il decreto il giorno stesso della riapertura. Abbiamo bisogno di tempo per riprogettare il come, e tutto dovrà passare poi per progetti comunali; dovremmo stabilire anche dei tavoli di coprogettazione con gli attori in gioco per predisporre dei protocolli per garantire lo svolgimento dei GrEst. In questa fase le amministrazioni stanno facendo molto, tutto è ‘in diretta’ e capisco la fatica quotidiana. Ma visto che parliamo della riapertura non solo di attività commerciali ma anche di spazi di comunità, mi auguro che questo venga pensato con un a buona lungimiranza, senza mettere in difficoltà nessuno e con un a buona  comunicazione”.

Infine, don Pascolini ha affrontato il tema dei costi:

“Il mio sogno è di fare un Grest a costo zero, ma in questo tempo i dispositivi di sicurezza, le sanificazioni e quanto è necessario verranno richiesti in modo impegnativo, e se già riusciremo a mantenere il contributo richiesto l’anno scorso sarà una grande vittoria”.

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