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INVIATO CITTADINO Galleria A+A, quando l'arte scaccia la criminalità

Via della Cera al Borgo d’Oro, Galleria d’arte A+A, quando la cultura scaccia il malaffare

Via della Cera al Borgo d’Oro, Galleria d’arte A+A, quando la cultura scaccia il malaffare.

L’assessore alla Cultura Leonardo Varasano e il consigliere comunale Massimo Pici visitano la Galleria d’arte A+A che compie un anno di vita, con all’attivo ben 12 mostre. Spirito propulsore delle iniziative, Pino Bonanno, d’intesa con ANPVI (Associazione Nazionale Privi della Vista e Ipovedenti) con sede in via Lucida, adiacente al cinema comunale Sant’Angelo, gestito da Cinegatti.

L’occasione della visita è legata alla mostra in atto degli artisti albanesi Genc Mulliqi e Artan Peqini, rispettivamente docenti di scultura e pittura all’Accademia di Belle Arti di Tirana. Sulla mostra intervengono Enrico Sciamanna e Emidio De Albentiis, direttore dell’Aba perugina. De Albentiis auspica una stretta collaborazione fra le due Accademie con scambio di esperienze. Approccio già tentato dai suoi predecessori, ma che non ha finora visto la luce.

Lo spazio culturale di via della Cera è stato magnificamente recuperato da una struttura antica, con volte in accoltellato fittile. Fino a qualche anno fa, veniva utilizzato come deposito. Oggi, invece, vi si tengono incontri e mostre, presentazione di libri, musica. Insomma, un luogo di aggregazione e di inclusione. Tanto che – sottolinea Bonanno – sono numerosi gli artisti stranieri che hanno avuto l’opportunità di presentare qui la propria produzione all’attenzione di perugini e non.

L’incontro con gli albanesi costituisce anche l’occasione per un auspicato gemellaggio. Ma la funzione della Galleria è anche quella di ricucire il tessuto sociale “stramato” fino a qualche tempo fa. Ne sa qualcosa – e lo testimonia – Massimo Pici che (in veste di membro della Polizia di Stato) ha combattuto contro lo spaccio, assai diffuso, con appostamenti e arresti nel dedalo dei vicoli del Borgo. Oggi la zona è parzialmente ripulita, ma occorre insistere in questa direzione.

“Non basta il recupero – sottolinea Leonardo Varasano, accompagnato da Maria Luisa Martella – ma occorre la continuità nell’uso. Non solo un posto frequentato, ma ben frequentato. E l’amministrazione plaude all’iniziativa privata, quando si fa promotrice di emancipazione dal degrado”.

Insomma un recupero di qualità della vita, sostiene convintamente il consigliere Pici.

Non è un caso che all’evento fossero presenti componenti di associazioni sorelle (Nicola Tassini per Porta Pesa) e artisti come i pittori Lello Negozio e Chigusa Kuraishi, lo scultore Sestilio Burattini, attori e musicisti come Nino Marziano, collezionisti e storici della Vetusta come Adriano Piazzoli.

Un momento di aperitivo con le cantine Di Filippo e l’assaggio di leccornie internazionali (polacche, brasiliane) ha concluso un incontro nato sotto il brand “L’arte scaccia la criminalità”. E non è poco.

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