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INVIATO CITTADINO Fressoia (Italia Nostra): "Così si rivitalizza il centro storico"

Il presidente di Italia Nostra: "Il Centro ha comunque una sua forza che, se incontra buone iniziative, sa farsi subito notare"

A Perugia ci vorrebbero tanti Umbrò (uno per rione), per rivitalizzare il commercio e offrire occasioni di nuova socialità. La pensa così Luigi Fressoia, che vi dedica un post lungo e articolato.

Fressoia comincia col lodare la discrezione con cui opera questa struttura: non insegne urlate e scomposte, ma luogo di accoglienza vera. Per non parlare delle attività culturali (presentazioni di libri, mostre d’arte, musica, danza, book shop) e dell’ospitalità alle Associazioni.

Poi la frequentazione di tanti giovani, che vi hanno trovato un luogo di studio e di incontro.

Quindi la distanza assoluta dai non-luoghi, come ormai sono i centri commerciali, orientati solo al business e alla piatta uniformità del consumo inconsapevole. E a nessuno sfugge la qualità di carni, frutta, verdure a chilometro zero. Non un comune supermercato, ma un concentrato di “umbritudine”.

Ovvie le considerazioni sulla “mancanza di una politica positiva di accesso al centro storico (paradossalmente peggiorato col Minimetrò), mancanza di buona politica per il traffico e sosta in centro storico (addirittura peggiorate)”.

Dunque la riflessione relativa al rilancio del commercio: “Il Centro ha comunque una sua forza che, se incontra buone iniziative, sa farsi subito notare. Come tutte le cose che funzionano, Umbrò sembra espandere nelle immediate vicinanze il proprio effetto benefico, anche ai negozi tradizionali”.

Infine la proposta.

“Di Umbro’ facciamone cinque, uno per ogni quartiere”.

Quali i luoghi elettivi?

“A Porta S. Angelo, il candidato naturale è il complesso di S. Agostino (ex distretto militare), una città nella città. Nel quartiere di Porta Sole abbiamo l’imbarazzo della scelta: tra il Mercato Coperto (naturalmente vocato) e l’ex cinema Turreno e sale connesse, compreso il bar esistente, famoso”.

E gli altri rioni?

“Per Porta Eburnea c’è l’ex Carcere maschile e femminile (un’altra città nella città) e per Porta S. Susanna c’è l’ex convento di S. Bernardo, ora vuoto, già sede del comando militare di zona e dell’Intendenza di Finanza”.

Decidano i quartieri e gli imprenditori, d’intesa con l’Amministrazione che dovrà provvedere alle autorizzazioni.

Conclusione… bypassando Collestrada. “Poi i singoli quartieri diranno la loro. Cinque Umbrò (ovviamente ognuno avrà il suo nome) non solo eguagliano Collestrada, ma lo superano per l’intreccio con l’esistente nel centro storico, assolutamente non ripetibile”.

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