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Il film "Nati due volte" promuoverà Foligno? "All'anteprima solo applausi"

“Nati 2 volte” è ispirato a storie come quella della famosa make up artist Simona Toni, folignate, che ha vissuto l’esperienza del cambio sesso. L’opera porta la firma del regista Luigi Di Lallo

La diversità fa ancora paura. Esplode la diatriba se quel film (“Nati due volte”) sia, per Foligno, promozionale o denigratorio. A seguito dell’anteprima nazionale, tenuta al Supercinema Clarici, sono scoppiate polemiche scatenatesi sui social e nelle chiacchiere da bar, così come in consessi qualificati, a livello politico, civile, economico e culturale.

La financial manager Sonia Giacometti difende la pellicola, dicendo: “I calorosi applausi del folto pubblico per l’anteprima sono il segno tangibile del fatto che i cittadini non hanno percepito il film come un danno di immagine”.

Ma la pellicola fungerà da traino per il turismo?

“Prematuro parlare di ricadute turistiche”, il commento”. E aggiunge: “Gli effetti del cine-turismo non si valutano prima della sua distribuzione, e neppure subito dopo. Per vedere i risultati significativi di una tale strategia, occorre investire in maniera costante e organica, scendere in campo con il supporto di una Film Commission, ma su questo fronte l’Umbria è in alto mare. Un vuoto, questo, che si fa sentire, che limita le occasioni per aprire le porte alle produzioni cinematografiche”

Ma vediamo di che tratta il film.

“Nati 2 volte” è ispirato a storie come quella della famosa make up artist Simona Toni, folignate, che ha vissuto l’esperienza del cambio sesso. L’opera porta la firma del regista Luigi Di Lallo e del produttore Gianluca Vania Pirazzoli. Tra i protagonisti, Fabio Troiano, Euridice Axen, l’attrice transgender Vittoria Schisano, Rosalinda Celentano, Marco Palvetti, Daniela Giordano, Riccardo Graziosi, Gabriele Cirilli, Umberto Smaila, Nini Salerno e Francesco Pannofino, che si muovono tra le splendide vie e piazze del centro storico di Foligno. Una location unanimemente apprezzata.

Ma come è stato accolto?

Il film, già vincitore del Premio del Pubblico all’Icff Italian Contemporary Film Festival di Toronto, è stato giudicato come Miglior Film della Giuria, Miglior Film del Pubblico e Premio alla carriera per le Musiche a Pinuccio Pirazzoli al Festival di Salerno.

Insomma: un risultato d’eccellenza. Ma sarà utile?

Ora si tratta di vedere se storie di questo genere possano giovare alla città, specie quando diviene centro di produzione con la creazione di un indotto significativo. Noi crediamo di sì.

A Perugia ha funzionato: sia la fiction “Luisa Spagnoli” che i due film usciti l’anno scorso.

Il dubbio è forse legato alla delicatezza della materia?

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