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Le farmacie comunali compiono 50 anni: l'Afas si prepara a festeggiare

La cena degli auguri si trasforma in una splendida occasione per fare il punto sullo stato dell’arte di una delle istituzioni che presidiano il settore della salute dei cittadini

L’Afas si prepara a celebrare 50 anni di vita e il presidente Antonio D’Acunto ne traccia un solido profilo.

Nata nel 1973 come Azienda Municipalizzata per la gestione di quattro Farmacie, è ora diventata punto di riferimento e prototipo di una gestione accorta e solida sotto il profilo economico e funzionale. Insomma: Afas perugina come fiore all’occhiello della realtà nazionale.

La cena degli auguri si trasforma in una splendida occasione per fare il punto sullo stato dell’arte di una delle istituzioni che presidiano il settore della salute dei cittadini.

Introdotto dal saluto del direttore Raimondo Cerquiglini, D’Acunto (che è anche membro della Giunta nazionale Assofarm) osserva: “Col covid è cambiato il mondo. E in questo tormentato periodo abbiamo assistito a un mutamento radicale delle farmacie. Afas è stata pronta a intercettare le novità calandosi perfettamente nel ruolo di Farmacia dei servizi. Sono felice di avere accompagnato e assecondato questo processo”.

Poi le riflessioni sui bilanci sani, senza un centesimo di indebitamento: né mutui né anticipazioni. Ma la capacità di camminare sulle proprie gambe, fornendo servizi efficienti, dando lavoro a operatori qualificati.

Revisori dei conti di grande competenza e autorità, come Massimo Anticoli, Mariangela Sposini, Enrico Vantaggi. Un presidio rigoroso e competente.

Un Consiglio d’Amministrazione che vede presenti il vice presidente Francesco Diotallevi e Cristina Merli, in piena condivisione di obiettivi e finalità. 

FOTO - L'Afas si prepara a festeggiare il 50esimo compleanno

La cena si dipana in amabili conversazioni. Con animazione dell’Accademia del Dónca, rappresentata dal nostro Inviato Cittadino e dall’attore Leandro Corbucci che fanno assaporare gustose pagine di letteratura perugina.

Viene peraltro celebrata la pagina del direttore Cerquiglini il cui libro “Tra un’aspirina e una supposta” fornisce spunti di comicità involontaria, raccogliendo gli strafalcioni usciti incoscientemente dalla bocca di clienti e raccolti in anni di tirocinio in veste di addetto al bancone. Non una derisione, ma uno spaccato linguistico e antropologico di persuasa peruginità. Risate strappate a tanti colleghi che, probabilmente, si sono trovati in situazioni professionali analoghe e non prive di umorismo.

Con partecipata soddisfazione degli sponsor di EG farmaceutici, nelle persone di Giampaolo Marchetti, Marcello Ferrera e Samuele Agostinelli.

Un modo per prepararsi degnamente alla celebrazione del prossimo 2023. Quando si compirà il mezzo secolo di vita. Non un punto di arrivo, ma uno stimolo verso la realizzazione di nuovi e più importanti obiettivi al servizio dei cittadini.

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