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INVIATO CITTADINO Chi costruisce all'ex Tabacchificio, Italia Nostra all'attacco

Fressoia (Italia Nostra): "Non si capisce chi e cosa remunera i forti capitali investiti. Chi, se non il denaro pubblico?"

Ecco i soggetti economici che hanno a che fare col Cohousing Sociale agli ex Tabacchi e relativo denaro pubblico e privato.

Dice Luigi Fressoia, presidente di Italia Nostra: “Premesso che tutta l’operazione è visibile nel sito www.housing-umbria.it, nel cartellone dei lavori davanti al vasto cantiere figurano impegnati i soggetti di seguito elencati.

INVESTITORE PRINCIPALE: CdP Investimenti Sgr (ove CdP significa Cassa Depositi e Prestiti, una SpA controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze); GESTORE: Prelios Sgr; ADVISOR TECNICO SOCIALE: Fondazione Housing Sociale; ALTRI INVESTITORI: Gepafin (Società Finanziaria partecipata dalla Regione Umbria dal 1987); Sea -Società Edile Appalti (una ditta locale); Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia; ENGINEERING: Exid –Architecture/Engineering; GESTORE SOCIALE: Consorzio Abn –Network Sociale”.

Questi i soggetti, stando ai dati ufficialmente comunicati. E non c’è motivo di dubitarne.

 

Ecco chi sono questi soggetti e cosa dicono di sé. Analizziamoli uno per uno

1- Il sito www.housng-umbria.it, di se stesso dice: “Housing Umbria promuove un’idea di abitare sostenibile e collaborativo, prevedendo, oltre agli appartamenti, anche spazi comuni a disposizione dei residenti, spazi verdi e percorsi ciclo-pedonali per incentivare la mobilità sostenibile, servizi e commercio di vicinato. Housing Umbria è il progetto di Housing Sociale più significativo dedicato alla Regione Umbria, che riunisce differenti interventi sul territorio.

Housing Umbria è dunque una nuova idea di casa…”

2- CdP, investitore principale. “È l’Ente notissimo che eroga mutui ai comuni italiani. Nel suo sito c’è la sezione dedicata al proprio impegno sul Social Housing del quale dice queste cose interessanti: Promuovere soluzioni abitative innovative e sostenibili, incentivando i processi di rigenerazione urbana e valorizzazione del territorio. Con questo obiettivo, Cassa Depositi e Prestiti conferma il proprio impegno nel settore del social housing, siglando due nuove operazioni nel Centro Italia, in particolare in Toscana e in Umbria”.

3- Prelios sgr, indicato nel caso specifico come Gestore, dal suo sito: Prelios SGR è una delle principali società di gestione del risparmio immobiliare operanti in Italia il cui know how è riconosciuto a livello internazionale.
Avviata nel 2003, Prelios SGR è la società di Gestione del Risparmio immobiliare del Gruppo Prelios. Attualmente, la società gestisce 32 fondi d’investimento…

4- Fondazione Housing Sociale, avente funzione nel caso specifico di Advisor Tecnico Sociale, dal suo sito: “La Fondazione Housing Sociale opera oggi su tutto il territorio nazionale, avendo attivato una rete di collaborazioni che vanno dalla Cassa Depositi e Prestiti, alle principali Sgr immobiliari, dalle fondazioni di origine bancaria ai protagonisti del mondo della cooperazione abitativa.
È infatti nata nel 2009, con l’approvazione del “Piano Nazionale per l’Edilizia abitativa”,

5- Gepafin, dal suo sito: “Gepafin è una società finanziaria con capitale misto pubblico – privato, costituita nel 1987. Il capitale ad oggi è detenuto dalla Regione Umbria (direttamente o attraverso Sviluppumbria Spa) per il 56% e, per il restante 44%, da 10 banche che operano nel territorio regionale”.
6- Sea –Società Edile Appalti, è una normale ditta di costruzioni, nulla da dire.
7- Fondazione Cassa di Risparmio nella veste di Altro Investitore, quindi con una qualche attesa di “ritorno”.
8- Exid Architecture/Engineering, è un ormale studio di progettazione, nulla da dire.
9- Consorzio Abn – Network Sociale, nel caso specifico nella ruolo di Gestore Sociale. Non sappiamo cosa significhi, in tale contesto immobiliare, essere “Gestore Sociale”, forse gestirà le graduatorie di assegnazione? Faranno le pulizie di condominio con denaro pubblico qualora gli assegnatari non dovessero provvedervi? In ogni caso. il suo sito dice di sé stesso: “Integriamo le funzioni della cooperazione sociale, della cooperazione di produzione, lavoro e servizi”.

* * * *

Ecco dunque il punto: “Tra tanto dire, non si capisce chi e cosa remunera i forti capitali investiti. Chi, se non il denaro pubblico? Evidentemente, ce ne sono così tanti rivoli che diventa un mestiere nuovo (una “innovazione”), riuscire a decifrarli e riunirli in un unico grande progetto”.

Perugia non è un caso isolato
“Analoghi interventi edilizi risultano in corso a Bastia Umbra, a Foligno, a Umbertide, a Gubbio…”.

Quale il suo giudizio? Una seria denuncia

“Noi intravediamo un’evidente alterazione del libero mercato immobiliare in favore di privilegiati, teleguidati dalla politica che a tal fine piega la natura, le funzioni e le risorse dello Stato (nelle sue molte articolazioni, a partire dagli enti locali). In danno dei costruttori e progettisti fuori dai giri della politica. Intravediamo e segnaliamo alle autorità competenti”.

L’urbanistica eterna cenerentola
“Nello specifico del mercato edilizio, tutto è facilitato dall’assenza di una pianificazione urbanistica degna di questo nome: non si studia la città vivibile e migliore, bensì si cercano qua e là le occasioni di business, meglio se con denaro pubblico. La città che ne viene fuori è una trapunta di foruncoli come la scarlattina. Così svuotata del suo significato migliore (“L’aria della città rende liberi” recita un detto medievale), anzi occupata da degrado prefabbricato, la città viene rifiutata da chi può permetterselo, che si rifugia nelle non-città delle mille villettopoli diffuse, a sporcare le colline d’intorno, con costi individuali, collettivi e sociali di molto aggravati”.

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