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Coronavirus, il Rettore: "Dopo Pasqua l'Università ripartirà, pronti ad aiutare le imprese dell'Umbria"

Oliviero: "Pasqua è resurrezione, pronti alla nostra fase 2. Prometto agli studenti che consegneremo le pergamene di laurea una per una"

"L'Ateneo vuole ripartire. Dopo Pasqua riprenderà i propri progetti. Sarà la nostra fase due". Il Rettore dell'Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, aspetta lo scadere del primo mese di emergenza coronavirus e 'racconta', insieme a tutti i suoi delegati, come l'Ateneo ha fronteggiato lo tsunami Covid-19 che si è abbattuto su quella che una volta era la normalità: "E' un mese dal nove marzo, ma sembra passato molto più tempo. Nessuno era pronto a questa emergenza: noi, il Paese, il mondo. Nessuno".

E ancora: "La nostra Università non si è mai fermata, ha dato prova di grande reattività. Questo Ateneo deve essere una forza di questo territorio". Quindi, dopo Pasqua, aggiunge il Rettore, "inizierà la nostra fase due, vogliamo essere presenti per aiutare il tessuto produttivo dell'Umbria". In altre parole: "Project manager dell'Università per aiutare le imprese e Confindustria a intercettare risorse".

Poi c'è anche la promessa agli studenti: "Tutti noi sappiamo che il giorno della laurea non è un giorno come un altro. Nessun diploma di laurea sarà consegnato in maniera virturale. Faremo un graduation day per consegnare il diploma agli studenti, uno per uno. E' una promessa".

L'Ateneo, hanno spiegato Rettore e delegati, è anche in prima linea sul fronte sanitario. "La ricerca che stiamo facendo è quella per creare nuove armi, per fermare la replicazione del virus", ha sottolineato il professor Cruciani (delegato alla Terza missione). 

"Undici dipartimenti hanno risposto con progetti per il coronavirus. E' un enorme sforzo per condividere la conoscenza. Stiamo portando avanti una ricerca trasversale, dall'epidemiologia alla psicologia", ha aggiunto il professor Vocca (delegato alla Ricerca), "siamo un punto di riferimento. Dimostriamo che la ricerca non si ferma. Abbiamo competenze trasversali a disposizione della comunità".

Non è finita. "L'Umbria è forse l'unica realtà che non ha avuto stop nella diagnostica - ha raccontato il Rettore - Quando ci siamo trovati in difficoltà in una sola notte il nostro Ateno ha trovato i reagenti per aiutare il centro di Microbiologia a continuare l'analisi dei tamponi". E ancora: "Le strutture in prima fila contro il coronavirus sono universitarie. Ci sono dei colleghi in prima linea che danno risposte importantissime".

Di nuovo Cruciani: "È stato creato un Gruppo Operativo di Supporto  per affrontare l’emergenza della diagnosi del Covid-19. Il gruppo si prepara a fornire alla struttura complessa di microbiologia, diretta dalla Prof.ssa Antonella Mencacci, materiali e reagenti per un primo stock di 10.000 tamponi, a cui seguiranno a breve altri due stock. Il Gos ha inoltre predisposto un piano di emergenza reclutando ricercatori e tecnici qualificati che possano supportare l’operatività del laboratorio della professoressa Mencacci in caso di forte emergenza e conseguente consistente richiesta di tamponi". 

L'Università ha dovuto anche fronteggiare l'emergenza dal lato della didattica: "Già all’inizio del periodo di emergenza è stato istituito un tavolo di Ateneo per il coordinamento interno, finalizzato ad analizzare i potenziali scenari e a predisporre le azioni necessarie a consentire all’Università di continuare a svolgere le sue funzioni in piena sicurezza, con particolare riguardo a quelle rivolte agli studenti", ha spiegato il prorettore Elisei: "I dpcm emanati nelle diverse fasi dell’emergenza non ci hanno trovato impreparati ma, grazie al prezioso contributo di tutti, è stato possibile attivare quelle iniziative “a distanza”, didattica in telematica e lavoro agile, che hanno contribuito a contrastare incisivamente i disagi derivanti dalla diffusione del Covid-19".

E ancora: "L’Università di Perugia ha trasformato in modalità “a distanza” tutta la propria attività didattica: mille docenti stanno svolgendo regolarmente le proprie lezioni a un totale di oltre 24000 studenti - spiega la professoressa Emiliani, delegata alla didattica - . Stiamo erogando circa 1600 corsi in aule virtuali. Regolare rimane lo svolgimento degli esami e delle sedute di laurea. Dopo le vacanze pasquali verranno attivate attività sostitutive delle pratiche di laboratorio e dei tirocini; gli studenti potranno anche usufruire di attività di laboratorio “interattivo” che consentiranno loro di maturare esperienze pratiche con modalità innovative messe in atto fra i primi atenei in Italia".

Per fare esami validi, però, ci vogliono i regolamenti scritti bene: "In linea con le disposizioni di carattere nazionale, è stata predisposta una dettagliata bozza di regolamento relativa agli esami e alle tesi di laurea online e una bozza delle linee guida di carattere tecnico per lo svolgimento, in modalità a distanza, degli esami di profitto. Ancora, è stata elaborata una bozza di regolamento per lo svolgimento in modalità online delle sedute degli organi collegiali dell’Ateneo. Tutte le bozze sono state successivamente adottate dagli Organi di Ateneo e resteranno in vigore fino al termine dello stato di emergenza che ne ha determinato l’adozione", spiega il professor Porena, delegato per il settore riforme.

E poi ci sono gli studenti in mobilità, in entrata e in uscita: "L’area relazioni internazionali  - sottolinea la professoressa Stefanelli, delegata per il settore internazionalizzazione - è in continuo contatto con gli studenti italiani che si trovano in mobilità all’estero e con gli studenti stranieri a Perugia, per telefono, email e attraverso un canale Telegram dedicato. A tutti abbiamo garantito di poter scegliere in piena autonomia, ferma la copertura delle spese sostenute e l’esclusione di qualsiasi penalizzazione della loro carriera universitaria, anche continuando a seguire le lezioni telematiche impartite nell’Istituzione che li ha accolti". Al momento, spiega, "sono rientrati in Italia 93 studenti, solo 5 hanno rinunciato o interrotto la mobilità, 48 hanno rinviato l’inizio della mobilità alla fine dell’emergenza Covid-19 e ben 218 studenti hanno deciso di continuare il periodo di mobilità all’estero, assistiti dai nostri uffici e dalle Università ospitanti. Si trovano in Spagna, Francia, Germania, Austria, Belgio, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Russia, Repubblica Ceca, Australia, Cina, Stati Uniti, Paraguay. Dei circa 300 studenti stranieri arrivati a Perugia, il 70% ha deciso di restare". 

Per quanto riguarda le aule e strutture universitarie, "già dal 4 marzo i locali vengono puliti come da indicazioni del Ministero della Salute", spiega il delegato alle umane risorse Tosti.  "Come misura di prevenzione, sono state a oggi distribuite alle varie strutture dell’ateneo circa 300 litri di gel disinfettante per le mani e 1000 mascherine, mentre altre 10.000 mascherine sono a oggi in corso di distribuzione".

A proposito di mascherine, "le attestazioni di vicinanza all'Ateneo - spiega il delegato alle relazioni del Rettore, Parbuono - in alcuni casi si sono manifestate in azioni concrete come la donazione di mascherine, di cui la nostra Università, la nostra Regione e la nostra Nazione in questo momento hanno estremo bisogno. Ad oggi abbiamo ricevuto 1.000 mascherine dalla Shandong University of Finance and Economics e 8.000 mascherine dal Governo municipale di Wuxi (provincia di Jiangsu). Altre 10.000 ci sono state spedite (e arriveranno a breve) dalla Chongqing University of Arts and Sciences, con cui intratteniamo costruttivi rapporti da anni. Le mascherine ricevute, così come i materiali disinfettanti, sono poi distribuite nei dipartimenti, nei centri, nelle biblioteche e nelle sedi dell’Ateneo, in base a un apposito piano predisposto dagli uffici competenti". 

A Terni, spiega il professor Brancorsini, delegato alle strutture distaccate, " abbiamo mantenuto aperto l’edificio del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia per mettere a disposizione dei docenti di area medica uno spazio con computer e connessione Internet esterno all’Azienda Ospedaliera. Le strumentazioni nei laboratori di area biomedica dell’Ateneo sono state messe a disposizione del Laboratorio Analisi per svolgere alcuni esami diagnostici non associati al Covid-19". 

Sul fronte dell'orientamento, spiega il delegato Rettori, "in sostituzione dell'evento di Open Day di ateneo previsto per il 27 marzo sono in fase di completamento numerosi contributi video realizzati insieme ai nostri studenti nel totale rispetto delle normative di contenimento del virus. Degno di nota è inoltre il primo workshop virtuale (Umbria Jazz Smart Design) organizzato dal corso di laurea in Design, che conta numerosi iscritti ed è svolto da docenti appartenenti anche ad altri atenei italiani". 

"Per il contenimento del rischio Covid-19 - aggiunge il delegato al patrimonio Belardi - , sono state elaborate le prime indicazioni operative da seguire a scopo cautelativo nelle operazioni di raccolta, di conferimento alle aree di deposito temporaneo e di immissione al trasporto dei rifiuti speciali. Per non rischiare di perdere la possibilità di partecipare al Bando MIUR 2020 per l’edilizia universitaria, inoltre, l’équipe interdisciplinare all’uopo organizzata ha continuato a lavorare senza soluzione di continuità, sviluppando a distanza il concept del progetto di recupero e ricomposizione dell’ex polo universitario di Via del Giochetto". 

Ultimo, ma non certo per importanza, l'aspetto finanziario. Spiega il delegato al bilancio Bartocci: "E' stato assicurato il pagamento puntuale delle borse di studio per studenti Erasmus, dei dottorandi di ricerca, degli assegni di ricerca, dei contratti di formazione specialistica, oltre alla regolare corresponsione di tutti gli stipendi e compensi". E ancora: "Sono stati effettuati con regolarità tutti i pagamenti ai fornitori privati, assicurando un flusso di liquidità prezioso alle tante imprese del sistema locale. Abbiamo prontamente risposto alla loro richiesta di posticipo del pagamento della terza rata di contribuzione". 

Conclusione con le parole del Rettore: "Una macchina che ha dato una prova eccezionale, una macchina che ha funzionato bene perché la governance ha lavorato bene". E dopo Pasqua "partirà la fase due dell'Università".

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