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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus, "Dobbiamo riaprire": il sindaco di Todi incontra il prefetto di Perugia

Ruggiano: "Positivo il piano della Regione, attendiamo. Grazie al prefetto Sgaraglia per l'attenzione"

Un'ordinanza per consentire alle attività economiche di aprire in anticipo rispetto ai termini fissati dall'ultimo decreto, per motivi di sicurezza pubblica. Per scongiurare che il sempre più difficile equilibrio si incrini sulla spinta delle difficoltà economiche. Lo aveva annunciato il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, al prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, con cui si era da subito confrontato. Una scelta che, ha detto il sindaco, rischierebbe di esporlo a un illecito, "ma qualcosa devo fare". E oggi, giovedì 30 aprile, sindaco e prefetto, intanto, si sono incontati in Prefettura.

Secondo il Sindaco di Todi la situazione sanitaria, in Umbria e in particolare a Todi, giustificherebbe un lento e graduale ritorno alla normalità, già a partire dal 4 maggio, con una organizzazione ed un trattamento diverso dalle altre regioni, che, soprattutto nel nord, hanno dei numeri ben diversi rispetto all'Umbria. 

VIDEO Fase 2, Ruggiano: "Le nostre piccole imprese non possono aspettare, meritano un trattamento diverso"

"Continuare a rimanere sordi alle esigenze delle piccole e medie imprese significherebbe correre il rischio di disordini sociali, aperte ribellioni e gesti di disperazione individuali" è la convinzione di Ruggiano. 

Il prefetto, da parte sua, si è detto consapevole della situazione descritta dal sindaco - riferisce il Comune di Todi in una nota - garantendo che le problematiche evidenziate erano (e sono) costantemente alla attenzione della Prefettura.

Tuttavia, ha specificato che la eventuale ordinanza del sindaco sarebbe assolutamente illegittima e comporterebbe l'annullamento da parte dello stesso prefetto.

Il sindaco Ruggiano"ha preso atto dei profili di illegittimità di una sua ordinanza, riservandosi in ogni caso di valutarne la eventuale adozione, anche contro il parere dell'Autorità Governativa".

A seguito del dibattito nazionale degli ultimi due giorni, cui Todi ha dato un contributo rilevante, il presidente del Consiglio ha garantito, proprio oggi e davanti al Parlamento, che a seguito delle valutazioni del Ministero della Salute, che dovranno essere emanate nelle prossime ore, il Governo è disponibile a valutare aperture differenziate, regione per regione, in deroga a quanto stabilito dal Dpcm dello scorso 26 Aprile.

La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha presentato il Piano che intende sottoporre al Governo, con delle aperture scadenzate.

Dal 4 maggio i negozi che si occupano della toelettatura degli animali, dall’11 barbieri, parrucchieri e commercio al dettaglio, dal 18 bar e ristoranti, dal 25 i centri estetici, dal 1 giugno il settore turistico non alberghiero (ad esempio b&b, agriturismi, residence, campeggi e così via) e dall’8 gli ambulanti.

"Questo piano non è soltanto una idea della parte politica, ma un documento, sul quale c’è il parere positivo del comitato tecnico-scientifico presieduto dall’Ateneo ed ha ricevuto il via libera delle due Camere di commercio, Cna, Confartigianato, Confindustria e Confcommercio - si evidenzia nella nota del Comune di Todi - Alla luce della positiva evoluzione del quadro regionale e nazionale, pertanto, il sindaco Antonino Ruggiano, per il momento, intende accogliere le raccomandazioni del prefetto, "al quale vanno i segnali della massima gratitudine e della massima stima, per il difficile lavoro che sta compiendo.

Alla città di Todi, a tutti i piccoli e medi imprenditori che in questo momento stanno soffrendo per le conseguenze della gravissima crisi che stiamo vivendo, va l'invito a non abbassare la guardia e a non mollare. I nostri sforzi stanno per essere premiati e siamo sicuri che ci aspetta un futuro di rinascita e di rilancio della città".

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