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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Città di Castello

Coronavirus, solidarietà nel nome di Silvana Benigno: dispositivi donati all'ospedale di Città di Castello

Il marito Fabrizio e la figlia Federica: "Esaudito un suo desiderio, aiutare Oncologia"

Il sorriso di mamma coraggio e il ricordo di Silvana Benigno nel volto della solidarietà. Oggi, 20 aprile, all’ingresso dell’ospedale di Città di Castello si è svolta una breve quanto significativa cerimonia di donazione di materiale sanitario al reparto di oncologia. C’erano la figlia di Silvana, Federica, il marito Fabrizio Paladino. Insieme a loro una bellissima foto di Silvana, sorridente come sempre.

“Oggi, io e Federica – ha detto il marito Fabrizio - abbiamo voluto esaudire quella che senz’altro sarebbe stata una volontà di mia moglie Silvana in questo periodo di pandemia; aiutare, anche con un piccolo gesto, il reparto di oncologia del quinto piano dell’ospedale di Città di Castello. Con Federica ne abbiamo parlato nei giorni scorsi e non abbiamo avuto il minimo dubbio nel cercare di fare qualcosa subito per il personale sanitario che Silvana conosceva molto e apprezzava. Dal dottor Stefano Bravi, alla dottoressa, poi diventata cara amica e confidente, Maria Alessio, fino a tutti gli altri. Pur nel suo fare spesso critico ma con un obiettivo costruttivo, lei voleva sempre comunque migliorare la struttura che l’ha ospitata a più riprese e in vari momenti della sua malattia. Non le sfuggiva nulla, controllava tutto quello che la circondava, si soffermava spesso con i medici in corsia non per parlare dei suoi problemi, ma per dire la sua di come si doveva intervenire per cambiare in meglio l’ambiente che la circondava. Conoscendo la sua generosità senza confini, che si è sviluppata soprattutto nella raccolta fondi per la ricerca, Silvana avrebbe voluto senz’altro fare qualcosa per questo reparto, magari qualcosa di più rispetto a quello che noi oggi stiamo mettendo a disposizione. Questa circostanza ci permette comunque di ringraziare nuovamente l’oncologia dell’ospedale, dal piano terra dove Silvana veniva sottoposta alle chemioterapie, fino appunto al quinto piano dove, anche li, per lunghi periodi, ha avuto modo di conoscere e apprezzare la professionalità del personale sanitario che sta ora affrontando un periodo storico dal quale dobbiamo, tutti insieme, fare squadra per uscirne al più presto. Un ringraziamento, oltre al dottor Bravi e alla dottoressa Alessio, va a Patrizia Provincia e ai vertici dell’Asl locale che hanno sempre accolto le richieste di Silvana anche per l’organizzazione di  iniziative di raccolta fondi: grazie poi al dottor Carlo Paladino, ai sindaci Luciano Bacchetta e Paolo Fratini, all’assessore Luciana Bassini e a tutti gli amici della stampa che hanno dato degno risalto al messaggio che mia moglie ha dato durante la malattia. Voglio inoltre ricordare – ha aggiunto Fabrizio - che, nelle prossime settimane, sarà ufficialmente annunciato l’avvio di un grande progetto per ricordare come si deve il percorso di vita e di malata affrontato da Silvana. Un progetto dove verrà tracciato tutto il suo cammino  di donna, moglie, mamma, figlia, sorella e amica coraggiosa. Tutto questo per portare ancora avanti la raccolta fondi per la ricerca contro il cancro. Un progetto reso possibile anche dalla grande generosità e sensibilità di un imprenditore tifernate. Concludo, riportando una frase che Silvana più volte ha detto: “La gente deve sapere che faccio tutto questo con il cuore; la ricerca non è solo per Silvana Benigno, ma per tutti”.

“Una giornata speciale - ha detto il sindaco Luciano Bacchetta - che non a caso si svolge proprio in mezzo a medici e sanitari dell'ospedale che sono la speranza e il futuro per la ricerca e vittoria contro pandemie e malattie, finalità nobili e ragioni di vita che hanno visto Silvana Benigno da sempre combattere finchè ha potuto con il sorriso e la determinazione di una guerriera del coraggio: mi piace che ci sia questo seguito, grazie a Fabrizio Paladino e alla figlia Federica per il bel gesto di oggi".

"L'ho ricordato con una preghiera al funerale in cattedrale quando l'abbiamo salutata per l'ultima volta prima del viaggio eterno ed ora lo voglio ribadire qui in questo luogo simbolo della tenacia e professionalità di medici e sanitari - ha detto il Vescovo Cancian - il messaggio di Silvana e della sua famiglia saranno per tutti noi il faro, la bussola della nostra vita terrena per proseguire il suo insegnamento a favore di chi soffre e lotta ogni giorno contro le malattie. Grazie Silvana grazie alla famiglia Paladino". Per l’Asl è intervenuto il dottor Giuseppe Vallesi, direttore di presidio, il responsabile del reparto di oncologia, dottor Bravi, la dottoressa Alessio, che ha ricordato il legame di amicizia che la legava a Silvana. “Questo è miglior modo per farla continuare a vivere; per me Silvana è stata una paziente e anche un’amica”. Infine il dottor Paladino. “Da quando abbiamo scoperto questa bruttissima malattia, una forma molto grave, lei non ha sopravvissuto, ha vissuto bene e grazie al suo carattere e al suo sorriso ci ha fatto vivere a tutti noi la sua malattia in maniera serena”.

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