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La città che cambia - La Cittadella Giudiziaria non è un più miraggio, ecco tutti i vantaggi per Perugia

Firmato a Roma il protocollo d'intesa per avviare la realizzazione della Cittadella Giudiziaria. Il sindaco Romizi: Momento storico per Perugia che aspettiamo da 20 anni"

IL PROGETTO - L’intesa che è stata sottoscritta questa mattina, prevede la rifunzionalizzazione delle due ex carceri (machile e femminile), dismessi dall’uso penitenziario nel 2006, ma di grande valore storico-monumentale e urbanistico. Questo permetterà di dare attuazione al piano di razionalizzazione dell’Agenzia del Demanio, già approvato dal Ministero della Giustizia nell’aprile 2017, che prevede l’eliminazione di questi luoghi ad oggi abbandonati, oggi detenuti dagli uffici giudiziari di Perugia. 

Il protocollo d'intesa, che avrà una durata di cinque anni, le parti si impegneranno - nell rispettive competenze - ad avviare una collaborazone finalizzata a creare tutte condizioni necessarie per la realizzazione (rapida ed efficace) della Cittadella Giudiziaria nei due complessi individuati. 

“Quella di oggi è una tappa importante nel percorso, fortemente voluto da tutti i soggetti coinvolti, per la realizzazione della cittadella Giudiziaria a Perugia” – hanno sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’assessore regionale alle opere pubbliche, Giuseppe Chianella. Tra i firmatari del documento, che impegna gli enti coinvolti nel reperimento delle risorse necessarie, oltre al Comune di Perugia e alla Regione Umbria, i Ministeri di Grazia e Giustizia e delle Attività culturali e l’Agenzia per il Demanio. 

IL TAVOLO TECNICO - Per la realizzazione del progetto verrà creato un Tavolo Tecnico, compoto dai rappresentanti che hanno sottoscritto il proocollo e sotto coordinamento  dell’Agenzia del Demanio, inizierà a riunirsi entro 20 giorni da oggi. Il Tavolo avrà il compito di individuare tutte le soluzioni tecnico-economiche e i percorsi amministrativi adeguati al raggiungimento dell’obiettivo e di definire gli aspetti tecnici e le modalità di confronto con il professionista esterno incaricato dall’Agenzia del Demanio di redigere il “Piano urbanistico-edilizio attuativo”, oltre a vigilare sulla corretta e tempestiva attuazione del Protocollo.

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