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Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità Gubbio

Caso Ceri di Gubbio e assembramenti: "Spettacolo indecoroso e inqualificabile"

La presa di posizione congiunta della Famiglia dei Santubaldari, della Famiglia dei Ceraioli di San Giorgio, della Famiglia dei Santantoniari e dell'Associazione Maggio Eugubino

Insieme per condannare "uno spettacolo inqualificabile, indecoroso, volgare, assai deprimente che ha avuto diffusa ribalta mediatica sia a livello regionale sia a livello nazionale, deturpando l'immagine di una Festa plurisecolare, tradizione identitaria del Popolo Eugubino e dell'intera regione umbra che, non a caso, ha assunto i Ceri a proprio emblema e stemma". 

Ecco la nota congiunta della Famiglia dei Santubaldari, della Famiglia dei Ceraioli di San Giorgio, della Famiglia dei Santantoniari e dell'Associazione Maggio Eugubino dopo gli assembramenti del 15 maggio a Gubbio.

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La Famiglia dei Santubaldari, la Famiglia dei Ceraioli di San Giorgio, la Famiglia dei Santantoniari, l'Associazione Maggio Eugubino, sull'onda del profondo e generale sdegno proveniente dalla intera comunità ceraiola, condannano fermamente e risolutivamente il comportamento di tutti coloro, una esigua minoranza, che si sono resi protagonisti nel corso della giornata del 15 maggio u.s., Festa dei Ceri, di atti e di momenti non in linea, in stridente contrasto, con il solenne tributo, il supremo omaggio al Santo Patrono Ubaldo, “defensor civitatis”, concordato dalle Istituzioni e dalle Componenti ceraiole, alla vigilia della Festa, sulla scorta delle indicazioni provenienti dalla stessa Comunità eugubina.

Stigmatizzano, in particolare, tutti gli atteggiamenti inopportuni, imprudenti, sconvenienti, contrari ai dettami morali e normativi, posti in essere nel corso della giornata, specialmente nel centro storico, lungo il tragitto dei Ceri, i quali hanno gravemente ed irreparabilmente macchiato il corale omaggio a Sant'Ubaldo da parte del Popolo Eugubino, altamente responsabile e prudente, omaggio caratterizzato, quest'anno, nell'assenza della travolgente corsa (la c.d. parte laica della Festa), soltanto da momenti di profondo raccoglimento, devozione e fede al Patrono.
Completamente disattese da parte di alcune decine di irresponsabili, le indicazioni e le istruzioni fornite alla vigilia della Festa dal Sindaco, dal Vescovo e dalle Istituzioni ceraiole ai fini del pieno e puntuale rispetto della normativa emergenziale e delle misure restrittive governative e sindacali vigenti, per il contenimento della virulenza della gravissima crisi sanitaria in atto a livello planetario.

Si è così assistito, in diretta, grazie alla immediatezza e pervasività dei social, a reiterate e macroscopiche violazioni delle norme sul distanziamento sociale e sul divieto di assembramento, in spregio, ripetesi, alle insistenti e accorate raccomandazioni della vigilia a non abbassare la guardia e a mantenere la distanza di sicurezza per scongiurare il ritorno di tassi di contagio.
Uno spettacolo inqualificabile, indecoroso, volgare, assai deprimente che ha avuto diffusa ribalta mediatica sia a livello regionale sia a livello nazionale, deturpando l'immagine di una Festa plurisecolare, tradizione identitaria del Popolo Eugubino e dell'intera regione umbra che, non a caso, ha assunto i Ceri a proprio emblema e stemma.

Condotte dissennate che, addirittura, sono state assunte a pretesto e fondamento, dal Sindaco del Comune di Gualdo Tadino per l'emissione di un provvedimento singolare e stravagante, destituito di ogni fondamento, strumentalmente preordinato a fini impropri.
Siffatti comportamenti, di cui allo stato è difficile prevederne gli effetti e le conseguenze sul piano della salute pubblica, concretizzano profili di illecito penale ed amministrativo che dovranno essere perseguiti e sanzionati dinanzi alle competenti autorità giudiziarie, senza alcun indugio e/o riserva.

Atteggiamenti pericolosissimi che denotano la più completa assenza di rispetto e di amore per la Città. Amore di cui Sant'Ubaldo è stato il primo e miglior interprete e per il quale gli viene attributo il titolo di Concittadino, oltre a quello di Vescovo e Pastore, titolo raro e particolare per i Santi. Il primo e migliore Concittadino perchè, come ha ricordato proprio di recente, nel corso della Novena, S. E. il Vescovo “....Sant'Ubaldo ha amato la sua città come fosse la sua sposa....”.

Le scriventi Associazioni, in piena sinergia con tutte le componenti della Festa, orienteranno ogni proprio sforzo, ogni propria futura attività e specifica iniziativa al fine di contrastare, isolare ed estirpare fenomeni degenerativi, condotte devianti che non sono in linea con l'insegnamento ubaldiano.

Il tutto, in attuazione del proprio primario ed essenziale scopo statutario di tutela e di salvaguardia dei valori civili e religiosi della Festa, attivando, se necessario e se del caso, ogni strumento e/o percorso che la legge e i rispettivi principi normativi interni prevedono e riconoscono.

Famiglia dei Santubaldari
Ubaldo Minelli

Famiglia dei Cearioli di San Giorgio
Patrick Salciarini

Famiglia dei Santantoniari
Alfredo Minelli

Associazione Maggio Eugubino
Lucio Lupini

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