INVIATO CITTADINO Centro storico, “Servono piani operativi a breve termine"

Quando la trasparenza, da sola, non basta… Occorre progettualità, dichiara il neo presidente Paolo Mariotti.

Si vedono i soci di “Perugia Trasparente” e i componenti del Comitato commercianti del Centro storico e decidono sia giunta l’ora di creare un nuovo soggetto rappresentativo e, soprattutto, proficuamente attivo: operativo su obiettivi ragionevoli e concreti. Raggiungibili nel breve e medio termine, senza rinunciare a visioni proiettate nel futuro.

Tutti conoscono le gravi problematiche che affliggono il commercio nell’acropoli, ma soluzioni – almeno fino a questo punto – non se ne sono trovate. Da qui la riconosciuta esigenza di procedere alla costituzione di un nuovo soggetto che getti rinnovate basi per porre rimedio a un contesto precomatoso.

“Spetta al Comune – dice Mariotti – costituire una cabina di comando, una centrale operativa che si faccia carico del confronto con una nuova Associazione connotata da un alto coefficiente di rappresentatività”.

“Servono piani operativi a breve termine – aggiunge Mariotti – altrimenti rischiamo di trovarci al capezzale non di un malato, ma di un moribondo. Circostanza che ci adopereremo per evitare, creando situazioni di ripresa dinamica, nella condivisione di metodi e obiettivi”.

Nasce così “Perugia Futura”, inclusiva dello Statuto di “Perugia Trasparente”, ma indirizzata verso target concreti e di immediata realizzazione.

Presidente della neonata Associazione è Paolo Mariotti, operatore nel settore abbigliamento, attivo in corso Vannucci. Lo coadiuva, nel ruolo di vice, Nadia Belia. Sono eletti Consiglieri: Samantha Adami, Erika Bellini, Luana Massarroni, Mauro Belia, Andrea Cantarelli, Elisabetta Ascani. Nel ruolo di Segretario, Giuseppe Passaro.

“La neonata Associazione – tiene a precisare Paolo Mariotti – non è aperta solo ai commercianti, ma è inclusiva nei confronti di artigiani, professionisti e residenti, personalità del mondo culturale ed economico della città”.

“Massima apertura – conclude – nei confronti di chiunque abbia a cuore la vivibilità, la vivacità, la vita sociale ed economica del Centro storico della Vetusta”.