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Rapporto sulla povertà, la perdita del lavoro è l'inizio del baratro: nel 2022 + 12,7% di richieste. Le storie e gli interventi

Presentato il Rapporto sulle Povertà e Risorse nel 2022 “La giusta vicinanza” della Caritas. Arcivescovo Maffeis: “non distogliere mai lo sguardo da ogni povero”

Nel cortile della sede Caritas "Villaggio Sorella Provvidenza” una mamma gioca con la sua bambina sull’altalena, tante piccole biciclette colorate circondano la struttura e una ragazza Ucraina passeggia sotto l’ombra fresca di un albero. L’atmosfera accogliente è di fatto lapalissiana e Don Marco Briziarelli, il direttore della Caritas diocesana Perugia - Città della Pieve, ospita chiunque arrivi con il sorriso. È una giornata particolare in cui si tirano le somme dei momenti difficili della pandemia, tramortiti ulteriormente da un altro evento che ha cambiato gli equilibri della società: il conflitto in Ucraina. 

La Caritas ha presentato, lunedì 19 giugno, l’ottavo Rapporto sulle Povertà e Risorse nel 2022 “La giusta vicinanza”, condividendo con la comunità i dati analizzati in base alle richieste e ai servizi offerti dalla Caritas diocesana. Lo studio è stato condotto dall’economista Pierluigi Grasselli, coordinatore dell’Osservatorio sulle povertà e l’inclusione sociale, dallo statista Nicola Falocci e dalla responsabile Area Sociale della Caritas Silvia Bagnarelli. A presenziare l’incontro l’Arcivescovo Ivan Maffeis che, prima dell’inizio della conferenza, ha stretto la mano di tutti i presenti, nessuno escluso, e ha ricevuto una lettera da un emozionato cittadino, lasciandolo con la promessa di leggere il contenuto al termine dell’evento. 

Come ha ricordato Briziarelli: “I numeri che andremo ad ascoltare sono storie di vita, delle famiglie e di tutte le persone che abbiamo incontrato. Il titolo del rapporto è stato scelto proprio per mantenere la giusta vicinanza con chi è in difficoltà, parlare di povertà è un momento fondamentale per costruire un cammino di comunità”. 

Il Professor Pierluigi Grasselli evidenzia subito i segni di deterioramento della situazione dichiarando: “Il rapporto mette nero su bianco il costante aumento dei richiedenti aiuto al Centro di Ascolto della Caritas e questo è un microcosmo che riflette la società”. Le persone che hanno chiesto aiuto sono passate da 1.306 del 2020 alle 1.467 del 2021 (+ 12,3%), alle 1.653 del 2022 (+ 12,7%) di cui 368 italiani e 1.285 stranieri. 
Le problematiche riscontrate vanno dalla mancanza di reddito, il 30% dei bisognosi è colpito da povertà estrema, al non avere un lavoro il 21,9%, dall’essere in condizioni abitative precarie il 15,3%, fino all’avere difficoltà burocratiche, pari al 14% soprattutto in caso di stranieri. C’è inoltre chi ha problematiche familiari, il 6,4%, e chi è alle prese con problemi di salute causati dalle dipendenze, il 3%. 

“Senza dubbio possiamo definire il 2022 come l’anno di servizio più intenso e più complesso per la nostra Caritas diocesana dalla sua fondazione” dichiara il direttore Briziarelli “un anno dove tutti gli effetti post pandemia Covid-19 si sono concretizzati in bisogni ai quali rispondere, un anno che ci ha visti impegnati nell’accoglienza dei profughi Ucraini a causa della guerra, un anno che ha visto schizzare i costi dell’energia e delle materie prime alle stelle, un anno che ha visto l’impoverimento di tante famiglie e l’erosione dei risparmi, un anno che ha visto affacciarsi nuove povertà e nuove marginalità, un anno dove giovani e anziani hanno fatto fatica a riprendere la quotidianità». Non è dunque un caso se la Caritas diocesana ha moltiplicato il numero dei servizi, il 18,1% in più rispetto al 2021 e il 66,5% in più rispetto al 2020. Ha inoltre espanso i percorsi di accompagnamento per famiglie, migranti e minori, ha reso i CdA sempre più promozionali ed animativi, ha diffuso gli Empori solidali, ha posto un'attenzione crescente sulle povertà emergenti, ha adottato modalità innovative, ha spinto su promozione e formazione di volontari orientati al servizio diretto alla comunità, nonché a responsabilizzare la società civile sulla povertà. 

La presentazione si è conclusa con l’intervento dell’Arcivescovo Maffeis, che riprendendo le parole di papa Francesco, in occasione della prossima giornata per la Giornata mondiale dei poveri del prossimo novembre, ha dichiarato: “Non distogliere mai lo sguardo. Lo sguardo per i poveri va tenuto insieme. C’è bisogno delle Istituzioni, di chi è al servizio del bene comune nelle varie forme, c’è bisogno degli istituti di credito che hanno il polso di quanto succede. Credo che la Chiesa e la Caritas che è il nostro “gioiello”, è la nostra “punta di diamante” sia come provocazione, perché ci aiuta a non sederci, sia come espressione del Vangelo vissuto” conclude Maffeis “Questo sguardo sul povero lo possiamo avere e maturare solo insieme. E allora gli interventi, da quelli assistenziali fino a quelli educativi, saranno al servizio di una democrazia, al servizio di un Paese. Come credenti avvertiamo tutta la responsabilità, ma come cittadini non siamo lontani da questo”.

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