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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Campanile dell’Alessi in Santa Maria Nuova… prove di restauro. Sono anni che questo capolavoro aspetta

Il campanile sta a poche centinaia di metri dalla casa dove abitò l’Alessi, in via Cartolari. E altrettanto vicina sta la chiesa di San Fiorenzo, dove riposano i resti mortali del grande architetto, figlio della nostra Perugia

Campanile dell’Alessi in Santa Maria Nuova… prove di restauro. Sono anni che quel capolavoro alessiano è in attesa di un ripristino estetico e di interventi strutturali. Ne hanno inibito la funzione, da anni espletata attraverso altoparlanti. Le vibrazioni conseguenti al movimento delle campane rischiavano di farlo precipitare sopra l’antico complesso conventuale.

Non a caso, qualche anno fa, una gigantesca palla decorativa in pietra rovinò su tetto e strutture murarie provocando sfracelli. L’opportunità per un risanamento si è presentata in occasione dei lavori che hanno riguardato tutto il complesso. C’è ancora una gru colossale, alta come un palazzo di otto piani, in attesa di essere utilizzata. Insomma: le premesse ci sono tutte ma “pecunia deficit”.

Si parla di un importo complessivo di 600 mila euro. Che poi non sono uno sproposito, se si pensa al valore dell’opera che domina su una delle chiese più belle e antiche della Vetusta. Dice don Mario Stefanoni, parroco attento alla manutenzione dei beni a lui affidati: “Un primo passo è stato fatto”.

Intanto hanno montato una impalcatura a metà campanile. Ce l’ha segnalata l’amico Francesco Berardi, presidente dell’Associazione FilosofiAmo. L’Inviato Cittadino è andato a vedere, a informarsi e a realizzare qualche   scatto.

Francamente, non si capisce se si tratti di un palco da lavoro o di una struttura provvisionale per evitare che pietre, strutture in travertino e materiali fittili possano precipitare e fare danni. Ma il parroco conferma che si tratta di un primo step verso il restauro.

Un sommesso desiderio: in quel luogo abbiamo giocato da bambini, quando nel cortile si affacciavano imprese artigiane come la tipolitografia Tilli (col mitico anarchico Brenno) e la falegnameria Arcelli-Porticelli, quelli che realizzarono l’arredamento per l’aeroporto di Fiumicino. Abbiamo giocato a spaventare i compagni nascondendoci dentro le bare,  costruite dai falegnami. Vorremmo che, adesso che è tutto risanato (sia nella parte privata che in quella appartenente all’Istituto per il sostentamento del clero), la ciliegina sulla torta del campanile dell’Alessi fosse… commestibile.

Da non dimenticare il fatto che quel campanile sta a poche centinaia di metri dalla casa dove abitò l’Alessi, in via Cartolari. E altrettanto vicina sta la chiesa di San Fiorenzo, dove riposano i resti mortali del grande architetto, figlio della nostra Perugia. In occasione del 500.mo anniversario dalla nascita del grande perugino, l’Inviato Cittadino partecipò con entusiasmo a varie iniziative sperando  che la questione del campanile di Santa Maria Nuova venisse affrontata e risolta. Visionammo la bella mostra alessiana di progetti e disegni in Accademia di belle Arti (come accademici eravamo tenuti!). Al consolidamento del campanile non si accennò   nemmeno. Che volete farci?  L’arroganza dei vivi.

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