Umbria, da Veronica a Michele. Il tribunale dice sì: "Assicurare la piena tutela della sua salute psicofisica"
Il quarantenne ha chiesto di cambiare sesso e dati anagrafici: “Vivo già al maschile da un anno e mezzo, da quando ho iniziato la terapia ormonale”. I giudici: “La presenza nei documenti di dati anagrafici femminili a fronte di un aspetto maschile fa emergere profonde difficoltà nella vita di relazione”
Christian Cinti 09 gennaio 2024 11:35
“La domanda di autorizzazione a sottoporsi all’adeguamento dei caratteri sessuali deve essere accolta. Deve essere accolta anche la domanda di rettifica dell’atto di nascita. Dalla certificazione medica prodotta si evince che la presenza nei documenti di identità di dati anagrafici femminili a fronte di un aspetto maschile, già assunto a seguito di terapia ormonale, fa emergere profonde difficoltà nella vita di relazione del ricorrente. Nel caso di specie, pur essendo autorizzato il trattamento medico-chirurgico per l’adeguamento dei caratteri sessuali da femminili a maschili, appare accertato alla luce dei contenuti della relazione medica che sia contestualmente necessario autorizzare la rettificazione dei dati anagrafici al fine di assicurare la piena tutela della salute psico fisica del ricorrente nelle more dell’intervento”.