La nuova vita del Caffè Morlacchi (completamente rinnovato) è cominciata
Proprio ciò che serviva in una zona ad alta frequentazione, soprattutto universitaria
Il Caffè Morlacchi si è rifatto non solo il look, ma si è rifondato “ab imu”, in ogni sua parte. È proprio il caso di dirlo, perché il progetto ha previsto di ripartire dal pavimento, eliminando le superfetazioni stratificatesi negli anni.
Ma al pristino stato è tornato il locale, grazie anche alla riapertura delle sue porte laterali che dànno sulla piazzetta a fianco della Biblioteca interdipartimentale nei locali ex Gelsomini. Di una comodità estrema, sia per il servizio ai tavoli esterni, sia per la sicurezza (anche per la dotazione di maniglione a spinta).
L’interesse e il gradimento sono dimostrati dall’autentica folla che vi si è riversata stamane, prima ancora che venga effettuata la reinaugurazione ufficiale. Gli studenti, ormai rientrati dalle ferie, affollavano il locali e si avvicendavano al bancone che si apre su frontale e sulle sale interne. Il pianoforte, collocato sulla destra, offre un’idea di accogliente eleganza, di cultura e di stile. Lampadari classici illuminano l’antico accoltellato in mattoni.
Le pareti sono state coperte da una carta tessuto a disegni garbati. Tavolini e sedie sono stati rifatti secondo linee che coniugano praticità e modernissimo design. L’accesso ai servizi è in imbottitura d’arredo. La consueta dotazione di riviste e giornali completa l’accoglienza. Al bancone, il servizio scorre con scioltezza e asseconda l’avvicendarsi degli avventori. Ai tavoli sostano gruppi di giovani in conversazione. Insomma: proprio ciò che serviva in una zona ad alta frequentazione, soprattutto universitaria.