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Avvocati sul piede di 'guerra': "Per entrare in Procura ci controllano anche le borse, è mortificante"

Controlli serrati nei tribunali dopo i fatti dello scorso settembre. L'accesso agli avvocati è consentito previa esibizione del tesserino. "Ovunque ma non per gli Uffici della Procura di Piazza Partigiani"

A seguito dei gravi fatti avvenuti al tribunale Civile di Perugia lo scorso settembre, dove due giudici sono stati aggrediti con un coltello, è stato disposto il controllo di tutti gli utenti a mezzo metal detector negli Uffici Giudiziari del territorio.

Ma cosa succede per la classe forense che frequenta quotidianamente e più volte al giorno i tribunali di Perugia? In una nota della Camera Penale di Perugia, Fabio Dean, a firma del presidente - l’avvocato Franco Libori e del segretario - l’avvocato Francesca Forlucci, è stato sottolineato come negli uffici della Procura di Piazza Partigiani, “secondo quanto appurato personalmente dai componenti del Direttivo della Camera Penale e segnalato da altri colleghi, non solo devono passare sotto al metal detector, ma devono anche svuotare le tasche con controllo delle proprie borse e degli effetti personali”.

Situazione ben diversa, ad esempio, per l’accesso al Palazzo di Giustizia di via XIV Settembre: “Per gli avvocati, i magistrati e il personale amministrativo c’è una corsia dedicata accessibile mediante la semplice esibizione del tesserino munito di fotografia, rilasciato dal Consiglio dell’Ordine di appartenenza”.

“Anche agli Uffici del Tribunale Civile, del Giudice di Pace e del tribunale di Sorveglianza, si è riscontrato che per l’accesso degli avvocati è sufficiente la mera esibizione del predetto tesserino. Quanto alla Corte d’Appello, è da tempo istituzionalizzato l’ingresso dedicato mediante badge magnetico”.

Al contrario avviene negli Uffici della Procura. “Gli avvocati – continua la nota – si ritrovano costretti a fare lunghe file che aggravano gli accessi agli Uffici. Ma soprattutto, sono sottoposti a mortificanti controlli delle borse e della persona di fronte a tutti i presenti. Tale stato di cose provoca momenti di agitazione e francamente, di indignazione nella categoria forense , atteso che non vi è alcuna ragione per sottoporre gli avvocati a siffatti umilianti controlli – forse un unicum nel territorio nazionale”.

La questione crea disagi anche per un altro motivo: “Oltre a mortificare la dignità degli avvocati, creano confusione per le riscontrare disparità tra gli Uffici Giudiziari e soprattutto arrecano maggior disagio proprio ai legali, perché spesso sono costretti ad accedere alle varie sedi più di una volta al giorno”.

“Appare evidente – è la conclusione – che occorre uniformare le modalità di accesso presso tutti gli Uffici Giudiziari risultando più che sufficiente monitorare l’ingresso dei legali mediante l’esibizione del tesserino munito di fotografia. La Camera Penale di Perugia chiede pertanto che agli avvocati sia consentito l’accesso agli uffici della Procura della Repubblica di Piazza Partigiani solo previa esibizione del tesserino munito di fotografia rilasciato dal Consiglio dell’Ordine di appartenenza; con riserva di adottare ogni opportuna iniziativa in merito”. 

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