Perugia, l'associazione "La Gomena" dona una nuova sede alla Caritas di Kiev

La Gomena di Perugia dona la nuova sede della Caritas di Kiev e grazie alla generosità degli umbri si rafforza con gli aiuti di altre benefattori varando un progetto da 500mila euro.

Una piccola associazione che realizza grandi progetti. L’ultimo firmato da “La Gomena”  è stato possibile grazie a coraggio e  incoscienza di Alessandro Priorelli, fondatore e presidente della Associazione con i 10 soci del direttivo.

"Prima ancora che scoppiasse la guerra in Ucraina avevamo pensato di aiutare gli abitanti del Donbass martoriati da un conflitto di cui poco si palava - ricorda Priorelli - Avevamo preso un impegno superiore alle nostre forze, versare 25 mila euro a trimestre almeno per un anno. Ci siamo riusciti e sappiamo chi ringraziare!".

Ma chi è capace di imprese  quasi impossibili, può solo superarli e così "La Gomena si propone di finanziare la sede della Caritas di Kiev, progetto che, appena scoppiata la nuova guerra, il buonsenso suggeriva di interrompere. Ed invece siamo stati tutti concordi, in Italia e  lassù con gli amici ucraini di proseguire. Occorrevano 500mila euro e anche questa volta c’era solo da rimboccarsi le mani e convocare coraggio e fantasia per reperire i fondi - prosegue Pecorelli - Abbiamo trovato sostegno dalla Caritas italiana e tedesca, dalla Fondazione Paolo Ii  imprenditori generosi e cittadini comuni che hanno creduto nel progetto e con generosità straordinaria hanno aderito al nostro appello. Il rischio che l’opera realizzata e inaugurata proprio in questa settimana venga distrutta dalla guerra resta elevato, ma la necessità che la  gente ha  di essere accolta in quella casa che profuma di solidarietà, per un pasto, per un letto, una coperta era troppo grande perché chiudessimo gli occhi. Per aprire le porte dell’amore basta anche un solo giorno".

I responsabili della Caritas di Kiev hanno voluto intitolare la nuova sede alla memoria della madre di Priorelli: "In collegamento con Kiev ho pianto perché ho provato una gioia indescrivibile, non ne ero a conoscenza e sono certo che da lassù anche lei ha fatto la sua parte. Non posso dimenticare l’apporto del cardinale Bassetti, ci ha sostenuto e aiutato indicandoci le porte giuste giuste cui bussare".