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Assisi, l'ex monastero benedettino torna a splendere tra saperi e sapori antichi grazie al calciatore Andrea Ranocchia

La struttura ricettiva ai piedi del Sacro Convento si prepara ad aprire i battenti dopo cinque anni di lavori per recuperare i ruderi della struttura quattrocentesca

Un antico convento benedettino, la cui costruzione risale al 1444, abbandonato da decenni e ormai un rudere. CInque anni di lavori per farlo rinascere e trasformarlo in un antica-moderna struttura ricettiva. Antica perché dal suo passato di monastero ha riscoperto gli Hortuli Monastici (alimentari e fattoria didattica), un parco bio-conservativo di specie officinali fra i più grandi d’Europa, ma anche il laboratorio spagirico dove le erbe vengono trattate e distillate per essere servite. Moderna perchè l'intera struttura è stata completamente ricostruita, rispettando l'originale, consentendo i confort del contemporaneo senza intaccare il passato.

Da venerdì 22 marzo la struttura sarà aperta al pubblico. Oggi, 19 marzo, la presentazione di questa nuova realtà che vede il calciatore dell'Inter, Andrea Ranocchia, grande protagonista, che ha voluto così investire nella sua terra d’origine e nella città che gli ha dato i natali, l’Azienda Agricola Antichi Orti Assisi, che si occuperà della parte gestionale agricola, e Planet One, network del settore Food&Beverage per quella organizzativa.

Tutti e tre i “cardini” di questa avventura hanno illustrato nei dettagli questa nuova sfida che punta al benessere a 360 gradi, niente spa, ma buon cibo, natura, cura nell'accoglienza e la sempre suggestiva vista sul Sacro Convento di Assisi che domina l'ex monastero. 

“La nostra missione – spiegano i partner del progetto – è lasciare una impronta ai piedi di Assisi e un patrimonio che ci supererà e sarà lasciato ai posteri. Far coniugare pensiero monastico con quello imprenditoriale è stato il nostro obiettivo e offrire qualcosa al servizio della città è la nostra più grande soddisfazione”.

Un investimento totale di 6,5 milioni di euro per 50.000 metri quadrato di superficie totale (7.000 residenziali). In 4 anni e 1.490 giorni di lavori, oltre 98 aziende/fornitori del territorio sono state coinvolti con 382 operai e professionisti, oltre a 26 consulenti e all’intera Planet One.

Il casale principale del borgo, edificato fra il 1444 ed il 1600, fu, come detto, un piccolo convento benedettino “extra moenia”, cioè fuori dalle mura. Fondamentale fu il ruolo culturale e sanitario svolto dagli ordini monastici. Ordini che svolsero, avvalendosi del sapere medico classico di un’intensa attività di ricerca e di realizzazione di medicamenti di grande efficacia. I monaci, grandi conoscitori e utilizzatori di erbe officinali e aromatiche, produssero dei cataloghi ragionati di tutte le erbe coltivate ed utilizzate, chiamati Hortuli.

La cultura monastica ha dato infatti una impronta importante all'alimentazione e alla gastronomia a livello europeo. Merito dei monaci infatti è quello di aver preservato piante come vite, ulivo e grano. Ai monaci si deve anche la salvaguardia della biodiversità.

Saranno in linea con l’esperienza e gli studi dei monaci le cultivar officinali ed alimentari degli Hortuli monastici (16.000 mq totali) e del parco bio-conservativo (27.000 mq totali) che seguiranno così i cicli astrali. Ogni specie vegetale infatti ha un’anima dove è prevalente un archetipo o pianeta, che le conferisce particolari virtù. Fin dall’antichità ad ogni pianta sono stati assegnati uno o più pianeti guida, da cui traggono alcune caratteristiche. In Spagiria vegetale si chiama “Signatura rerum” il tipo di forze cosmiche che determinano le forme della pianta. Anche le parti del corpo sono tutte “governate” da una propria energia planetaria. Per ottenere cibi e bevande uniche ci siamo organizzati per ottenere il massimo dalle nostre cultivar organizzando gli Hortuli secondo le costellazioni.

Sarà possibile anche la raccolta di erbe diurna e notturna. Esperienza diretta a contatto con la natura dove esperti guideranno gli ospiti alla ricerca e riconoscimento di erbe e piante spontanee (alimentari) che la natura offrirà nel periodo.

Nel parco bio-conservativo saranno presenti oltre 12.000 piante officinali, quasi 500 specie e varietà e 200 alberi da antichi frutti e rari.

Per gli Hortuli infine, 2.000 mq di terreno in 40 lotti da 50 mq sono destinati anche all’adozione a distanza per la produzione di officinali destinati ai migliori locali (bar e ristoranti) dei più noti influencer italiani ed esteri. Gestori e professionisti di attività del Food & Beverage e privati potranno così adottare lotti di terreno per coltivazioni di varie specie (anche rare ed estinte) per utilizzare i prodotti freschi per le loro attività e utilizzare i laboratori affiancati da esperti ricercatori per trasformare e sviluppare home made personalizzati.

Le erbe officinali e i prodotti coltivati nei campi, in relazione al cosmo come da tradizione monastica e correlato ai pianeti e ai segni zodiacali, caratterizzano l'esperienza gastronomica dle ristorante, la cui cucina è affidata all'estro dello chef Enea Barbanera. Prodotti e misture che sono poi preparati dal Lab Spagirico. La locanda dispone di 12 camere, due delle quali con orto privato.  

Alla Spagiria - filosofia e pratica di antichissime origini dell’astrologo, alchimista e medico svizzero Paracelso che applicò le teorie e le tecniche alchemiche all’arte medico-farmaceutica del suo tempo - che il laboratorio si ispira nelle sue preparazioni evidenziando per le piante utilizzate, in quanto rappresentazioni del cosmo, l’elemento dominate, gli archetipi, le caratteristiche e le potenzialità. Così i mixologyst e bartender, ispirandosi a questa antica arte realizzano “ricette signature” con home-made, estratti dagli alambicchi di alta manifattura artigianale, realizzati da esperti soffiatori di vetro con antichi metodi.

Il libro menu è stato realizzato con la collaborazione di Planet One e i suoi mixologist per le “ricette signature”; Marco Sarandrea (professore erborista fitopreparatore); Sandra Ianni esperta in storia, cultura e tradizioni enogastronomiche; Clarissa Sirci per i disegni delle pagine botaniche; i ragazzi del Centro sociale ASAD di Bastia Umbra per la rilegatura del Libro; Blue side per i bicchieri artistici soffiati.

All’interno di Borgo Antichi Orti Assisi si terranno anche corsi specializzati e professionali sulle erbe nel cibo e per il beverage, con partner come Lavazza, Campari, Bar giornale, tutte realtà che metteranno qui le loro radici. Grazie anche al Centro multifunzionale interrato, con Aula Magna Botanica e Aule Officinalis ed Erbusto. Antichi Orti diventerà anche circuito di eventi con i migliori mixologist nazionali ed internazionali per creare studio e sperimentazione sulle nuove tendenze del consumo. La collaborazione fra Mixologist e Chef sarà infatti uno dei punti di forza delle proposte con la ricerca di sapori tradizionali contadini e conventuali per drink e piatti. Docenti universitari e scienziati di erbe, cibi e nutraceutica partecipano alla costruzione delle proposte e dello storytelling di ogni drink, dando spessore culturale e scientifico al menu.

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