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Partecipata assemblea della Società di Mutuo Soccorso perugina, bilanci e iniziative in cantiere

Un’istituzione cittadina che vanta oltre un secolo e mezzo di vita e che ancora si ispira a valori di cultura e solidarietà

Un’istituzione cittadina che vanta oltre un secolo e mezzo di vita e che ancora si ispira a valori di cultura e solidarietà. La Società Generale di Mutuo Soccorso fra artisti e operai (più brevemente Società operaia), nata nel 1861, all’indomani dell’Unità, si proponeva, per Statuto, “fratellanza e mutuo soccorso degli artigiani tra di loro, sovvenendo quei soci che sono resi impotenti al lavoro da età o da malattia temporanea... tendendo inoltre a promuovere l'istruzione, la moralità ed il benessere…”.

Oggi è mutato il contesto socio-culturale e antropologico, ma la SOMS perugina tira dritto, perseguendo lo scopo di fornire un contributo al dibattito politico e civile della Vetusta. Sono note le posizioni sul recente tema degli Arconi, sui quali il presidente Primo Tenca, fiancheggiato da un folto gruppo di storici e intellettuali, è irremovibile dalla definizione di “scempio e violenza alla storia cittadina”.

Ma numerose sono anche le iniziative editoriali, tra le quali il libro su Mario Angeloni e quello in memoria della poetessa perugina  Brunella Bruschi che legge Sandro Penna “alla maniera di”  Italo Calvino. Per non parlare dell’iniziativa  della “Bettola letteraria” che tocca sul vivo dei temi cittadini (Edicola 518, rinascita di via della Viola e, a breve, Marcia della Pace).

Approvato il bilancio, ma anche le numerose iniziative in vista del XX Giugno. Di particolare rilievo i progetti connessi alle celebrazioni del mezzo secolo dalla morte di Aldo Capitini, di cui daremo conto in successivi servizi. Di questo settore si occupa in particolare il socio Vanni Capoccia, persuaso studioso capitiniano. Serena Innamorati ha espresso lo stato dell’arte degli archivi Ciangottini e Mazzerioli.

Approvata la proposta (avanzata dal socio Inviato Cittadino) di ridisegnare il look della prestigiosa Sala Miliocchi, che la Società intende (come  già avviene) assegnare ad associazioni del territorio per lo svolgimento di attività culturali e sociali. Approvato all’unanimità il bilancio consuntivo, illustrato da Cesare Barbanera. La Società Operaia perugina, nel solco della tradizione, resta sempre aperta alla città e ai suoi bisogni.

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