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Asfalto creato con gli scarti delle acciaierie, sperimentazione sulle strade dell'Umbria

Il test in un tratto di 300 metri lungo la strada statale 209 “Valnerina”

Anas dà il via alla sperimentazione dell'asfalto realizzato con residui di lavorazione dell’acciaio, prodotti dalle acciaierie Ast di Terni, lungo le strade dell'Umbria. La sperimentazione, spiega una nota, "ha lo scopo di testare su scala reale le caratteristiche di questa miscela bituminosa, già messa a punto e analizzata in laboratorio, che sarà applicata per la prima volta su un tratto di 300 metri lungo la strada statale 209 “Valnerina” a Ferentillo e sarà oggetto di verifiche periodiche per valutare l’andamento nel tempo dei parametri prestazionali".

"Essendo realizzato con materiale artificiale e da riciclo derivato da processi industriali - spiega l'amministratore delegato di Anas, Aldo Isi - il nuovo asfalto consente di abbattere l’impiego di materiali naturali vergini e quindi l’impatto sull’ambiente, in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale per il risparmio energetico, l’abbattimento delle emissioni e l’ottimizzazione dei processi di economia circolare".

Il progetto, prosegue la nota, "è stato promosso dalla Regione Umbria, con il supporto tecnico scientifico del Centro Sperimentale Stradale Anas di Cesano e con la supervisione di Arpa Umbria (Agenzia Regionale per l’Ambiente). Il campo prova sulla SS209 “Valnerina” è eseguito dall’impresa esecutrice Pavi Srl con materiale (filler artificiale) fornito da Tapojarvi Italia Srl".

Si tratta "della seconda sperimentazione eseguita da Anas in Umbria, dopo quella messa in opera nel 2021 sulla E45 con l’uso di sabbie derivanti dai processi di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani, graniglie derivanti dalla produzione di acciaio e plastiche riciclate", conclude Anas. 

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