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Art Bonus, si allunga la lista dei gioielli perugini da salvare: i costi e gli interventi per dargli nuova vita

È quanto stabilito dalla giunta nel corso della seduta di oggi che ha così deciso di ampliare l’elenco 2019 dei beni di proprietà comunale da restaurare attraverso le erogazioni liberali del progetto Art bonus

Si allunga la lista dei tesori perugini da salvare grazie all’Art Bonus. Si tratta del restauro e ricostruzione dell’altare nella cappella del Gonfalone e della ricollocazione di sepolture nella cappella degli Oddi nel complesso di San Francesco al Prato per un importo complessivo di 75mila euro. È quanto stabilito dalla giunta nel corso della seduta di oggi che ha così deciso di ampliare l’elenco 2019 dei beni di proprietà comunale da restaurare attraverso le erogazioni liberali del progetto Art bonus.

La cappella degli Oddi, edificata alla fine del XIV secolo, è collocata a ridosso del transetto destro ed è accessibile sia dalla navata che da un ingresso laterale esterno (quest’ultimo adiacente all’ingresso del complesso dell’Accademia di Belle Arti). La cappella degli Oddi rappresenta un corpo a sé stante nell’ambito dell’ex chiesa di San Francesco al Prato, essendo separata dal costituendo auditorium da un cancello e, dunque, non confliggente con lo stesso.

La cappella degli Oddi è composta da due ambienti: quello più grande è denominato cappella del Gonfalone; ivi rimangono, intorno alla nicchia contenente l’altare, tracce di decorazione a tempera di Iraci ed un frammento di affresco trecentesco. L’ambiente più piccolo, denominato cappella della Trinità, mantiene tracce di decorazione ad affresco di epoca cinquecentesca-

L’intervento che si propone con questo progetto è finalizzato alla ricollocazione, nella ex cappella degli Oddi, dei resti rinvenuti all’interno del complesso di San Francesco al Prato, in origine luogo di sepoltura delle principali famiglie perugine. L’ipotesi progettuale prevede in sostanza il restauro e la ricostruzione dell’altare nella Cappella del Gonfalone, da realizzare mediante l’uso degli elementi superstiti con collocazione di una copia del Gonfalone del Bonfigli, la ricollocazione del sarcofago di Braccio Fortebracci, la ricollocazione del sarcofago di Bartolo da Sassoferrato, il restauro e la ricollocazione del busto di Ascanio della Corgna di Danti, la realizzazione di un nuovo sarcofago che dovrà contenere i resti, da alcuni attribuiti alla famiglia Della Corgna, rinvenuti nel complesso negli anni ’60, la ricollocazione virtuale dell’incoronazione della Vergine di Raffaello con la proiezione mediante video-mapping.

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