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Martedì, 30 Aprile 2024
Alto Tevere Today Città di Castello

Dai telai dell’800 ora anche pregiati filati di cashmere: svolta epocale a Tela Umbra

L’annuncio ufficiale dell’innovativo progetto dal neo-presidente dello storico presidio artigianale artistico di Città di Castello, Stefano Romolini

Il cashmere accanto al lino: nuovi filati su fibre nobili nel rispetto della secolare tradizione e tecnica di lavorazione su telai dell’800 unica al mondo, tramandata fino ad oggi in memoria dei baroni Leopoldo Franchetti e Alice Hallgarten.

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Svolta “epocale” a Tela Umbra, unico laboratorio nel quale vengono prodotti artigianalmente manufatti utilizzando lino puro, lavorati su telai manuali di fine ‘800, utilizzando disegni originali di epoca medioevale e rinascimentale, quella annunciata dal neo-presidente della Cooperativa, Stefano Romolini (fondatore e amministratore delegato di Manifatture Cesari, azienda umbra specializzata dal 1988 nella realizzazione di capi in jersey che è punto di riferimento nel settore tessile) nel corso della visita guidata al museo e laboratorio di palazzo “Alberto Tomassini” alla presenza dei membri del consiglio di amministrazione, dell’assemblea dei soci (scuola “Bufalini”, Fondazione Villa Montesca e Tipografia Grifani Donati) del sindaco, Luca Secondi, affiancato dagli assessori Giuseppe Bernicchi, Letizia Guerri, Michela Botteghi, Benedetta Calagreti e Rodolfo Braccalenti, del Presidente del Consiglio Comunale, Luciano Bacchetta, di rappresentanti istituzionali locali e regionali, il vice-presidente dell’assemblea legislativa, Michele Bettarelli e del Presidente della sezione Altotevere di Confindustria, Raoul Ranieri. “Stiamo portando avanti un progetto di tessitura del cachemire, in collaborazione con un’azienda, che fa parte del gruppo Florence come manifatture Cesari.

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Il progetto che andremo a creare sarà inizialmente basato sulla creazione di campioni realizzati con filato in cachemire oltre alla storica  lavorazione del filato in puro lino, tipico di "Tela Umbra". L’obiettivo è quello di ampliare la gamma di prodotti per la vendita e dei clienti sempre nel rispetto rigoroso della tradizione secolare che rende unico questo laboratorio, orgoglio del nostro artigianato di qualità e pregio in tutto il mondo”, ha dichiarato il Presidente Romolini proprio accanto al telaio azionato a mano e con la forza delle gambe da Natalia Giulietti, una delle cinque socie-lavoratrici discendenti della gloriosa scuola “Franchettiana: le altre maestre artigiane e socie sono Tiziana Bani, Francesca Peli, Marzia Castellani e Mariza Gulinati.

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“Raccolgo l’eredità del Professor Pasquale La Gala che prima di me per sei anni ha guidato con grande competenza, passione e dedizione questa prestigiosa struttura unica nel suo genere, punto di riferimento anche a livello turistico e cultura. Assieme alle socie-lavoratrici, straordinarie protagoniste di questa attività secolare, al comune di Città di Castello, ai soci e alle istituzioni locali e regionali cercheremo di valorizzare ulteriormente questo ingente patrimonio e renderlo sempre più a disposizione di tutti anche attraverso le nuove tecnologie”, ha concluso il Presidente di Tela Umbra, Stefano Romolini.

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“Con la nuova presidenza – ha sottolineato il sindaco Luca Secondi - si aprono prospettive di progetti a medio lungo termine finalizzati a salvaguardare e promuovere il valore culturale di Tela Umbra, ma anche ad inserire la cooperativa nelle moderne dinamiche produttive e nel mercato della manifattura tessile”. La nomina del nuovo presidente è avvenuta lo scorso mese di Agosto  nell’ambito dell’assemblea dei soci che si è riunita per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Tela Umbra e ha salutato l’ingresso nella compagine societaria dello stesso Romolini e della Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca, che, nel segno della riunificazione ideale del patrimonio culturale e storico del patrimonio dei baroni Franchetti, ha preso il posto lasciato dal Comune di Città di Castello in ottemperanza alle disposizioni della riforma Madia sulle società a partecipazione pubblica. Con Romolini, sono entrati a far parte dell’esecutivo che guiderà la cooperativa le socie lavoratrici Tiziana Bani e Natalia Giulietti, il presidente dell’ASP G.O. Bufalini Giovanni Granci e Angelo Capecci, presidente della Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca. Nella riunione seguita all’elezione, il consiglio di amministrazione ha provveduto anche a nominare Tiziana Bani vice presidente di Tela Umbra. Per espressa volontà del consiglio di amministrazione, l’innovazione gestionale e produttiva dell’attività della cooperativa convivrà con il mantenimento e la continuazione della tradizione tessile del laboratorio, nel rispetto della volontà dei baroni Franchetti.

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Tela Umbra. Il Laboratorio Tela Umbra, fondato nel 1908 dalla baronessa Alice Hallgarten e dal marito Leopoldo Franchetti, è una esperienza storica e produttiva unica al mondo. È l’unico Laboratorio nel quale vengono prodotti artigianalmente manufatti utilizzando lino puro, lavorati su telai manuali di fine ‘800, utilizzando disegni originali di epoca medioevale e rinascimentale. Alice Hallgarten Franchetti, giovane americana innamorata dell'Italia, passa interi pomeriggi camminando nelle campagne, in visita a povere case dove analfabetismo e malattie rendono ancora più difficile una vita già dura. Incontra donne che le narrano degli stenti cui sono costrette le loro famiglie mentre, sedute al telaio, tessono stoffe con arte e perizia tramandate per generazioni. È da quegli incontri che scaturisce la passione che maturerà radicalmente la vita di Alice e di quante la seguiranno nell'impresa. Prende vita, già chiara in lei, l'intuizione di consentire alle madri di esercitare quell'arte come in casa, accanto ai loro bambini; ma questa volta con strumenti efficienti, in un ambiente sano ed organizzato come impresa in grado di sostenersi negli anni. Le sarà allora preziosa, l'amicizia con Maria Montessori e la conoscenza del pensiero di quella giovane pedagoga. Nasce in quel momento, quel particolarissimo esempio di integrazione tra arte ed umanità che ancora oggi vive con il nome di Tela Umbra. Le cinque socie lavoratrici di Tela Umbra sono Natalia Giulietti, Tiziana Bani, Francesca Peli, Marzia Castellani e Mariza Gulinati.

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